Ucraina, bombe e morti prima della tregua
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Ucraina, bombe e morti prima della tregua

In attesa del cessate il fuoco che dovrebbe partire domenica, continuano gli attacchi a Donetsk e Lugansk: sette civili tra le vittime, tra cui tre bambini

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13 Febbraio 2015 - 09.16


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Nonostante l’accordo per il ‘cessate il fuoco’ raggiunto a Minsk, che dovrebbe partire domenica, non si fermano i bombardamenti nell’est dell’Ucraina. Nuovi colpi sono esplosi nelle città di Donetsk e Lugansk, zone occupate dai separatisti. Le vittime confermate al momento sono sette, di cui tre bambini, ma il bilancio potrebbe aumentare. Intanto i civili feriti sono 15.
Da parte sua, l’Ue ha già avvertito la Russia di nuove sanzioni se l’accordo non venisse rispettato. Questa mattina, giornalisti stranieri a Donetsk hanno sentito nuovi bombardamenti, anche se sarebbero sembrati meno intensi rispetto a quelli dei giorni precedenti. La città di Lugansk, secondo alcune notizie, sarebbe stata bombardata ieri sera.

Mogherini. «Abbiamo moltissimi strumenti» per implementare gli accordi raggiunti a Minsk sulla crisi ucraina: lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica Estera, Federica Mogherini, a Radio Anch’io. «Possiamo rafforzare la presenza degli osservatori sul terreno, possiamo lavorare a facilitare il dialogo nazionale, la riforma costituzionale, possiamo accompagnare le riforme anche economiche dell’Ucraina, possiamo aumentare il livello dell’aiuto umanitario. Ci sono tantissime cose che possono essere fatte», ha detto Mogherini.

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