Dozzine di donne nigeriane obbligate con la forza a sposare militanti di Boko Haram sarebbero state uccise dai loro “mariti” prima di una battaglia a nord est della città di Bama con l’esercito locale.
Secondo i testimoni del massacro, i militanti islamici di Boko Haram avevano paura di non tornare dalla battaglia o di essere separati dalle moglie, che poi avrebbero potuto sposare dei “miscredenti”.
E per impedire questo, le hanno uccise senza pensarci. Secondo una testimone, i Boko Haram hanno ricevuto notizia di un assalto vicino alla città di Bama, e hanno quindi deciso di scappare verso la vicina città di Gwoza. Ma prima, hanno ucciso le loro mogli, come fossero oggetti di loro proprietà. Così nessuno le avrebbe avute.
Proprio oggi il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha annunciato in un’intervista alla Bbc che «i terroristi di Boko Haram saranno sconfitti entro un mese». «Diventano sempre più deboli», ha aggiunto ammettendo però che le forze di sicurezza sono state lente a rispondere all’avanzata di Boko Haram nel nord est della Nigeria. «Abbiamo sottovalutato le loro capacità», ha detto Jonathan. Nelle violenze tra esercito e terroristi sono morte oltre 15.000 persone negli ultimi tre anni.
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