Ecatombe di migranti: si temono 900 morti
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Ecatombe di migranti: si temono 900 morti

Salvati 28 migrati, recuperati i corpi di 24. Renzi: serve un'azione condivisa e mirata dell'Ue contro gli scafisti. I sopravvissuti salvi aggrappandosi ai morti.

Ecatombe di migranti: si temono 900 morti
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20 Aprile 2015 - 13.07


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“Aggrappati ai morti per non finire a fondo”: si sono salvati così due dei 28 sopravvissuti alla strage di due giorni fa al largo della Libia. Secondo quanto si è appreso dai soccorritori che li hanno recuperati, i due annaspavano in mezzo ai cadaveri, urlando con le ultime forze per attirare i gommoni che perlustravano la zona.

Renzi in conferenza stampa con il premier maltese Joseph Muscat.

“Quello che avviene in queste ore nel Mediterraneo è molto più di un naufragio: siamo in presenza di un grave momento di crisi umanitaria che va affrontato come tale”. Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con il primo ministro di Malta Joseph Muscat. “Sono aumentate in queste ore le segnalazioni di soccorso: c’è un gommone a 30 miglia dalla Libia, con 100-150 persone a bordo. E una barca più grande con 300 persone”, ha detto Renzi, spiegando che l’Italia e Malta sono impegnate in “operazioni di soccorso” e aggiungendo che c’è anche una terza barca in difficoltà.

“Anche oggi un’operazione delle forze di polizia e dell’ordine italiane ha portato all’arresto di altre 24 scafisti, siamo a 1.002 in totale”, ha detto ancora il presidente del Consiglio.

“Nelle prossime ore – ha affermato Renzi – è fondamentale che il Consiglio europeo sia il luogo in cui la discussione possa dimostrare che non è solo un problema di Malta o dell’Italia: se hanno a cuore il destino degli essere umani, non possono accettare siano costretti a morte atroce magari chiusi a chiave in una stiva”. Renzi si è quindi soffermato anche sulle polemiche che si sono scatenate dopo il naufragio: “Chi è impegnato nei soccorsi merita riconoscimento senza aprire alcuna polemica come tenta di fare qualche politico a caccia di voti ma a secco di cuore”.

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“Venti anni fa abbiamo chiuso gli occhi davanti a Srebrenica, oggi non possiamo chiudere più gli occhi e ricordarci di certi eventi solo per le commemorazioni”, ha detto Renzi. “Dobbiamo evitare che le persone siano schiavizzate: non possiamo pensare di dargliela vinta, avremmo una responsabilità verso la storia”, aggiunge. Riguardo all’azione degli scafisti “chiediamo alla comunità internazionale di considerare una priorità il fatto di poter assicurare questi criminali alla giustizia internazionale” con arresti “ex post”, come sta facendo l’Italia “o prima” della partenza dei barconi dei migranti: a sottolinearlo è stato Renzi nel corso della conferenza congiunta con il premier maltese.

Concluso sbarco salme. Si sono già concluse le operazioni per lo sbarco delle salme. Sulla nave anche 27 dei 28 superstiti che dovrebbero arrivare a Catania in serata. La Guardia Costiera conferma al momento il bilancio del naufragio: 24 morti e 28 superstiti. Le condizioni di salute del 28/o superstite, ricoverato da ieri a Catania, “sono buone”. Si tratta di un uomo di 33 anni proveniente dal Bangladesh.

E’ arrivata nel porto di Malta della Capitale, La Valletta, la nave Bruno Gregoretti della Guardia Costiera italiana con a bordo 24 cadaveri e 27 dei 28 superstiti del naufragio avvenuto davanti alle coste libiche che avrebbe causato più di 900 vittime.

A Malta le salme delle vittime. Dopo l’attracco, sono cominciate le operazioni di sbarco dalla nave Gregoretti dei 24 cadaveri, recuperati in seguito al naufragio. Le autopsie saranno eseguite nell’ospedale Mater Dei. A bordo dell’unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti. Non appena saranno ultimate le operazioni, che potrebbero richiedere alcune ore, la Gregoretti rientrerà a Catania.

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La Guardia Costiera ha confermato inoltre le stime dei media sui morti del naufragio: “Alle ore 7.30 resta ancora confermato il bilancio del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nelle acque libiche. 28 le persone salvate” è stato scritto nella nota diffusa.

Il racconto dei sopravvissuti: chiusi nella stiva. Proseguiranno anche nella giornata di oggi, 20 aprile 2015, le ricerche di eventuali sopravvissuti nell’inabissamento del peschereccio al largo delle coste della Libia. Secondo un migrante, proveniente dal Bangladesh che si trovava sull’imbarcazione, tra le 950 persone a bordo ci sarebbero state circa 200 donne e almeno 50 bambini. L’uomo, che è ricoverato in ospedale a Catania, ha raccontato che molte persone erano state chiuse nella stiva alla partenza con pochissimo spazio e che sono rimaste intrappolate durante l’affondamento.

Renzi: azione Ue mirata contro gli scafisti. “Contro gli scafisti è possibile un’operazione condivisa in Europa, ma mirata. Ci sono tutte le condizioni per farlo”. Sono state queste le parole del premier italiano Matteo Renzi, il giorno dopo il naufragio nel canale di Sicilia. Renzi ha proposto “interventi mirati sugli scafisti, persone che vanno affidate alla giustizia. L’Italia ne ha arrestati 976, possibile lo facciamo solo noi?”. Infine il presidente del consiglio ha aggiunto: “Penso che il Consiglio europeo potrà tenere una posizione unanime e condivisa sui temi della Libia e dell’immigrazione”. Renzi ha sentito ieri telefonicamente diversi leader europei, tra cui Angela Merkel e Alexis Tsipras.

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Ban Ki-Moon: grato all’Italia, l’Onu non sia cieco. Anche il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha detto la sua sull’ecatombe, riconoscendo il “pesante impatto” sull’Italia per l’arrivo di tanti migranti ed è grato al governo italiano per tutti i suoi sforzi. Tramite un portavoce, il segretario dell’Onu ha fatto appello alla comunità internazionale perchè sia solidale e divida il peso di questa crisi. Ban Ki-moon ha osservato che il Mediterraneo è diventata “la rotta più letale del mondo” per migranti e per chi cerca asilo. “La risposta della comunità internazionale deve essere globale e collettiva”.

Ministro Gentiloni. L’Italia “è in trincea” e non possiamo aspettare “le dinamiche” e i tempi Ue: serve “un intervento di emergenza, una risposta immediata”. Lo ha detto il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, a Lussemburgo. Per l’Italia è “indispensabile un potenziamento della coppia Frontex-Triton, perché non si possono spendere 20-40 milioni l’anno” per fronteggiare l’emergenza sbarchi, ha detto ancora il ministro sottolineando che su questo fronte “serve un cambio di grandezza nell’impegno dell’Ue”.

Il Pm Scalia. “Dai dati in nostro possesso,sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di migranti pronti a partire per l’Europa”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, durante la conferenza stampa sull’ indagine su una rete transnazionale che gestisce i viaggi degli extracomunitari verso la Sicilia. “C’è un traffico inarrestabile di uomini” ha aggiunto.

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