Macedonia, torna l’ Uck?
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Macedonia, torna l’ Uck?

Misteriosa incursione in una stazione di polizia ai confini con il Kosono: guerriglieri avrebbero sopraffatto i poliziotti solo per dire agli uomini di Skpìopje di non mettere più piede nella zona

Macedonia, torna l’ Uck?
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22 Aprile 2015 - 09.01


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Ai confini con il Kosovo, in territorio macedone, l’altra sera quaranta uomini armati hanno occupato la stazione di polizia nel villaggio di Go?ince: secondo la polizia portavano insegne dell’ “Uck”, la vecchia armata di liberazione del Kosovo.

Il villaggio è difficile da raggiungere ed in quella zona chiunque può attraversare la frontiera ,che passa senza alcuna barriera fra catene montuose, dunque le sole informazioni che si siano potute ottenere giungono da Skopje: le fonti ufficiali riferiscono appunto che un gruppo di quaranta uomini armati con le insegne dell’Armata ha fatto irruzione nella stazione di polizia di Go?ince, e denuncia questo assalto come “atto di terrorismo contro la Macedonia “.

I rapporti ufficiali riferiscono che l’incursione è avvenuta nella notte tra lunedi e martedì, e che il gruppo evidentemente proveniva dal Kosovo. Ivo Kotevski, portavoce del Ministero degli Interni della Macedonia, ha detto che gli aggressori comunicavano tra loro in lingua albanese aggiungendo che tre poliziotti sono stati disarmati e ammanettati, mentre un quarto è stato malmenato mentre altri membri del “commando” filmavano l’azione.

“La persona che ha guidato il gruppo ha parlava albanese – ha raccontato il portavoce- e si è rivolto agli agenti attraverso un interprete che parlava male la lingua macedone: da quel che si è capito, ha detto “siamo l’Uck, consegnateci le armi o nemmeno Gruevski vi potrà salvare, noi vogliamo che questo sia il nostro Paese e lo diventerà senza bisogno degli accordi di Ohrid. E nessun poliziotto sarà permesso di venire in questa zona , se lo cattureremo lo uccideremo “.

La ricostruzione di Kotevski per il momento si è fermata qui , e dunque sembra di capire che una volta compouta l’impresa i guerriglieri si siano ritirati, ma Suad Missini, che a Skpije è direttore esecutivo del Centro per la ricerca sociale in Macedonia, dice che alla maggior parte dei cittadini tali incidenti non appaiono più sorprendenti, e aggiunge di non credere che possano degenerare in un conflitto più grave.

“Penso proprio che tutto questo sia parte degli scenari fabbricati dal partito di governo, chein questo modo sta tentando di distogliere l’attenzione dal materiale audio sulla corruzione reso pubblico dall’opposizione. Mi aspettavo che prima o poi si arrivasse alla situazione di estrema tensione che stiamo vivendo in questo momento”, dic-

L’opposizione di Macedonia , guidata dell’Unione democratica (SDSM) , continua a pubblicare da settimane registrazioni audio che si dice dimostrino la corruzione nel governo VMRO-DPNE. Il partito al governo, al contrario, sostiene che l’SDSM è al servizio di organizzazioni straniere e che i nastri sono frutto di montaggi.

“Ci sono due dettagli interessanti quando in Macedonia si verificano incidenti del genere: il primo ministro Gruevsky è sempre fuori dal Paese, infatti in queste ore si trova a Bruxelles e inoltre c’è un altro dettaglio interessante: il generale Stojance Angelov, ad una riunione di un mese fa,ha rivelato che aveva informazioni che il partito di governo ha pagato 2 milioni di euro per mettere in scena simili farse “, giura Missini.

Fonte: Al Jazeera e agenzie

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