Un nuovo orrore da parte dei jihadisti dell’Isis: a raccontarlo è stata una ragazza costretta a essere una schiava sessuale per soddisfare i combattenti. La ragazza ha raccontato di aver subito 20 interventi chirurgici di rudimentale ricostruzione dell’imene per essere vergine per ognuno degli altrettanti miliziani che l’hanno formalmente ‘sposata’ per poi abusare di lei.
L’intervento in anestesia locale prevede di “riparare” l’imene usando normali punti di sutura riassorbibili. In questo modo al primo rapporto sessuale dopo l’intervento ricostruttivo la membrana si rompe nuovamente, causando perdite di sangue, che simulano la perdita della verginità.
A denunciare questo nuovo crimine contro le donne è Zainab Bangura, inviata speciale dell’Onu per le violenze sessuali nelle zone di guerra.