Sono circa 500 le persone uccise, tra civili e uomini della sicurezza, in seguito all’avanzata dello Stato Islamico a Ramadi, capoluogo della provincia di al-Anbar nell’Iraq occidentale conquistata ieri dai jihadisti. Lo ha riferito un portavoce dell’amministrazione provinciale di al-Anbar, Muhannad Haimour, stimando che “circa in ottomila sono fuggiti” da Ramadi. Ieri sera lo stesso Isis aveva rivendicato la conquista di Ramadi affermato di aver uccise “decine di apostati”.
I dati si sono aggiunti all’enorme esodo di aprile, quando secondo l’Onu almeno 114mila iracheni hanno lasciato Ramadi e i villaggi circostanti per l’avanzata dei jihadisti dell’Isis. Secondo l’emittente al-Arabiya, ieri Ramadi è finita nelle mani dell’Isis dopo che l’esercito si è ritirato dalla città. Lo stesso era successo a Mosul a giugno dello scorso anno.