“C’è la convinzione comune che per aiutare la Libia a uscire da una guerra civile occorre una soluzione politica e non militare che consenta che si formi un governo di unità nazionale che riporti uno stato funzionante”. Lo ha detto il presidente Mattarella parlando dalla Tunisia dove si trova in visita ufficiale. “Speriamo – ha aggiunto Mattarella al termine del colloquio con il presidente tunisino Beji Caid Essebsi – che tutti i paesi confinanti della Libia, l’Unione Europea e la Comunità internazionale trovino gli strumenti per aiutarla ad arrivare alla pacificazione”.
Parlando di questo primo colloquio a Tunisi, Mattarella ha riferito che è emerso “un comune impegno contro il terrorismo”. Infatti, ha aggiunto, “obiettivo principale di questa mia prima visita fuori dall’Unione Europea è di esprimere solidarietà per quanto sta avvenendo in Tunisia e vicinanza al percorso democratico in corso”.
Nella visita verrà anche firmato un memorandum d’intesa tra il Governo italiano e quello tunisino, relativo alla cooperazione tra i due paesi per il periodo 2014-2016. Il memorandum definisce i programmi e i progetti che verranno realizzati, nonché le risorse necessarie alla loro messa in opera. A conferma delle storiche ottime relazioni tra i due paesi, si legge in una nota, l’Italia metterà a disposizione un importo a dono di 11.638.000 euro, un importo a credito d’aiuto di 50 milioni di euro e convertirà 25 milioni di euro del debito tunisino verso l’Italia in progetti di sviluppo da identificare congiuntamente.
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