Arabia Saudita, annuncio di lavoro per otto posti da boia
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Arabia Saudita, annuncio di lavoro per otto posti da boia

Uniche qualifiche richieste, una costituzione fisica forte e robusta e l'adesione totale alla Sharia.

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19 Maggio 2015 - 22.45


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La domanda dopo l’aumento delle pene di morte: 85 solo negli ultimi quattro mesi. Come uniche qualifiche richieste, una costituzione fisica forte e robusta e l’adesione totale alla Sharia, la legge islamica. Questo il senso di un annuncio postato dal governo del regno integralista dell’Arabia Saudita, che fatica a tenere il passo con le decapitazioni pubbliche che applica in progressione esponenziale, con pochi spadaccini abili nell’uso della sciabola che lavorano quasi a tempo pieno.

Quella del tagliatore di teste non è un mestiere facile: il condannato, fatto inginocchiare a terra nel centro di una pubblica piazza, deve essere decapitato con un solo colpo potente e sicuro con una sciabola pesante e affilatissima. Un compito che richiede perizia e che è spesso tramandato di padre in figlio. Ad esempio, il boia della provincia settentrionale di Qassim esegue decapitazioni come «secondo lavoro» per una paga di circa mille dollari «a testa», mentre di professione è uno sciabolatore della guardia personale del principe governatore.

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