Usa, bufera su Trump: i clandestini sono criminali e stupratori
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Usa, bufera su Trump: i clandestini sono criminali e stupratori

Il miliardario candidato alle primarie repubblicane per la Casa Bianca ha fatto infuriare la comunità ispanica. In tanti hanno deciso di boicottare i suoi prodotti.

Usa, bufera su Trump: i clandestini sono criminali e stupratori
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2 Luglio 2015 - 18.41


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Donald Trump, il miliardario americano candidato alle primarie repubblicane per la Casa Bianca nel 2016, abituato alle uscite sopra le righe, ha scatenato l’indignazione della comunità ispanica, quando – proprio in occasione del lancio della sua candidatura a giugno – ha detto che i migranti clandestini che attraversano la frontiera dal Messico verso gli Usa portano con se “un sacco di problemi”, in primis “droga” e “crimine”, e sono anche “stupratori”.

Accuse che ha ribadito in un’intervistato alla Cnn, in cui ha insistito che “se si guardano le statistiche sulla gente che arriva per quanto riguarda stupri, crimini e qualunque cosa che entri illegalmente nel Paese, sono cifre da capogiro”. Il rilancio di Trump è destinato a far infuriare ancor più il mondo ispanico americano, da due settimane sul piede di guerra: le principali emittenti in spagnolo degli Stati Uniti -Univision, la principale, ma anche le altre reti ‘consorelle’, Nbc Universal e Televisa- gli hanno tutte voltato le spalle; e l’indignazione è stata tale che uno dei prodotti di maggior successo dell’eclettico miliardario, l’organizzazione del concorso di Miss Universo – che raccoglie le varie Miss Universo, Miss Usa, e Miss Teen Usa – è stato boicottato: le tre emittenti hanno tutte rinunciato ai diritti di emissione del concorso. Ma non solo: uno dopo l’altro, vari Paesi latino-americani hanno cominciato a tirarsi indietro. Bogotà ha ritirato la sua richiesta di essere sede del concorso; ma prima del governo colombiano, il Messico e anche il Costa Rica avevano già annunciato la rinuncia ad inviare una miss al concorso.

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E non basta, perchè sull’onda delle crescenti reazioni a catena, mercoledì i grandi magazzini Macy’s hanno deciso di boicottare la linea di abbigliamento con il marchio Donald Trump, non solo abiti, ma anche camicie, cravatte e gemelli. “Siamo a favore della diversità”, ha fatto sapere l’azienda e le parole di Trump “non sono in linea con i valori di Macy’s”. Trump, da parte sua, ha scelto le vie legali per rispondere al boicottaggio di Univision. Parlando alla Cnn, ha accusato l’emittente di aver infranto un contratto blindato di 5 anni e ha fatto sapere che presenterà una richiesta di risarcimento danni per 500 milioni di dollari.

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