Ucraina, volo MH17: inchiesta e menzogne
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Ucraina, volo MH17: inchiesta e menzogne

La Russia chiede al Consiglio di sicurezza dell’Onu un’indagine internazionale.

Ucraina, volo MH17: inchiesta e menzogne
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22 Luglio 2015 - 16.39


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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto consultazioni sull’ andamento delle indagini relative all’ abbattimento avvenuto lo scorso anno del volo “Malaysian Airlines MH17” sull’Ucraina orientale lo scorso anno, ed i membri del Consiglio, nonostante alcune divergenze e pressioni adesso dicono di essere alla ricerca di un terreno comune.

“Sono soddisfatto del risultato dei colloqui, anche se naturalmente abbiamo avuto disaccordi con i nostri colleghi occidentali – commenta l’inviato russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin – i media sta creando un clima di forte propaganda e pressione, ma nonostante questo ho avvertito all’interno del Consiglio di sicurezza per evitare di entrare nei giochi e invece di aiutare una ricerca che sfocerà dinanzi ad un organi giudicante”.

Secondo Churkin, Mosca ha presentato una propria bozza di documento volto a “rafforzare” l’inchiesta, che è condotta da esperti olandesi, così come sfruttare “le potenzialità che si trovano nella risoluzione 2166”. Anche se non sono stati raggiunti risultati concreti durante la seduta a porte chiuse gli ambasciatori, secondo Churkin, hanno lasciato i colloqui con l’intenzione di continuare a cercare un “denominatore comune”, eventualmente combinando le bozze russa e malese. Ai primi di luglio il documento malese ha invitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a dar vita ad un tribunale internazionale classificando l’incidente come una minaccia alla pace e alla sicurezza. Durante le discussioni a porte chiuse tra i 15 membri del consiglio sui due progetti, Churkin ha detto che la delegazione russa ha continuato a insistere sul fatto che la creazione di un tribunale internazionale non è solo prematura, ma anche non prevista nella Carta delle Nazioni Unite.

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“Abbiamo continuato a ripetere una cosa completamente ovvia, che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non dovrebbe impegnarsi nella creazione di tribunali penali, come l’iniziativa malese richiede. Semplicemente, non è prerogativa di legge del Consiglio di Sicurezza di creare tribunali penali e guidarli sotto la categoria di minaccia alla sicurezza internazionale “.Churkin aggiunge che mentre “alcuni polemiche son effettivamente sorte da parte di colleghi occidentali nel corso della discussione”, è importante che il Consiglio di Sicurezza non si lasci coinvolgere nel “gioco di propaganda politica” e invece faccia passi concreti per indagare sulla tragedia. Anche Gerard van Bohemen neozelandese e presidente pro tempore dell’orgamiso, si è detto piuttosto d’accordo con la valutazione di Churkin definendolo un “dibattito molto positivo”.

L’iniziativa russa nasce dall’esigenze di porre freno ad una serie di speculazioni che continuano a rincorrersi su numerosi media occidentali, fino a sconfinare nella falsità: in occasione del primo anniversario dell’abbattimento del volo MH17, il “Sydney Daily Telegraph” ha diffuso un video che mostra l’arrivo delle milizie filo-russe sul luogo della tragedia presentandolo come “inedito” e dicendo che a
realizzarlo sarebbero stati gli stessi miliziani. Immediata la smentita del corrispondente da Mosca della BBC, Sarah Rainsford: il video non è inedito ed è di produzione inglese.

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La BBC lo trasmise già il 18 Luglio 2014, il giorno dopo lo schianto, ma alcuni media europei adesso lo diffondono non solo come “inedito”, ma come “prova” che ad abbattere per errore l’aereo malaysiano sarebbe state le stesse milizie filorusse. Il “Sydney Daily Telegraph” aveva fatto passare i miliziani per degli sciacalliche rovistavano tra i bagagli dei passeggeri, ma anche su questo punto Rainsford precisa: “Il video, ottenuto dalla BBC il giorno dopo lo schianto, mostra i ribelli mentre cercano le scatole nere”. Ma la truffa ormai si era diffusa ed anche in Italia il quotidiano “La Stampa” dedica alla faccenda un articolo di pura disinformazione intotolato:”Disastro MH17, un video inedito inchioda i ribelli filorussi”. Con il solito sistema del copia-e-incolla, l’articolo torna a sostenere che “il filmato diffuso da un giornale australiano, mostra i guerriglieri che frugano tra i rottami e i bagagli delle 283 vittime civili dell’aereo abbattuto”.

L’autrice scrive: “È un aereo passeggeri», ripetono gli uomini che frugano nel luogo del disastro, e continuano ad aprire borse nella speranza di trovare qualche prova che in realtà fosse un aereo militare, ma trovano solo documenti di turisti australiani, e dietro il tono freddo di quello che comanda la perquisizione e le riprese si intuisce uno sconcerto crescente”. Menzogna che si aggiunge a menzogna, dunque, senza tenere nel minimo conto neppure la chiara posizione dell’emittente televisiva inglese.

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