Aveva solo 20 anni ed è affogata nel mare di Dubai per colpa del padre che ha vietato ai bagnini di soccorrerla perché toccandola l’avrebbero disonorata.
La notizia ha fatto il giro del cyberspazio ed è stata pubblicata ieri dai principali media internazionali. Tutto vero. Il fatto è realmente accaduto, ma risale al 1996.
Lo ha riportato oggi il quotidiano britannico [url”Guardian”]http://www.theguardian.com/media/mediamonkeyblog/2015/aug/11/mail-online-telegraphs-dubai-drowning?CMP=fb_gu[/url]. La circostanza è stata confermata anche dall’agenzia Afp che, tra gli altri, aveva riportato la notizia da Dubai.
Ma cosa diceva l’articolo originale? Il pezzo era apparso sul sito Emirates 24/7 ed era un’intervista in cui alcuni bagnini ricordavano gli episodi più inconsueti che gli erano capitati nel corso della loro vita. Qualcuno in quell’ambito ha menzionato il caso del padre e della ragazza 20enne annegata, che però risale a 19 anni fa.
Come è potuto accadere un errore simile? L’interesse mediatico dell’accaduto e il fatto che nell’articolo non fosse specificata alcuna coordinata temporale ha dato il via a un grosso fraintendimento, che ha tratto in inganno i giornalisti di tutto il mondo. Fra i maggiori quotidiani che l’hanno ripresa, il DailyMail, il Telegraph, Sky News.
Il mondo dell’informazione deve riflettere… Questo episodio, inevitabilmente, pone interrogativi sulla validità e la veridicità delle notizie che circolano sul web. È certo che i detrattori di Internet si staranno sfregando le mani. Tuttavia, il bello della rete è anche che consente la rettifica immediata e questo, forse, è il rimedio a falle come questa.
