I miliziani dell’Isis hanno giustiziato quattro persone a Sirte, in Libia, con una delle vittime che è stata crocifissa come monito nei confronti di un gruppo rivale. Nelle immagini diffuse su internet viene mostrato un uomo vestito con una tuta arancione e legato a una croce, ucciso a colpi di arma da fuoco da alcuni jihadisti. Il suo corpo è poi stato lasciato esposto sulla croce. Testimoni parlano di altre tre persone uccise nello stesso modo.
Sirte è diventata la roccaforte dell’Is in Libia. Ieri il capo delle forze armate fedeli al governo di Tobruk, generale Khalifa Haftar, ha affermato che i suoi uomini non dispongono di armi a sufficienza per contrastare i jihadisti nella città, dove hanno creato un vero e proprio emirato, riscuotendo tasse, imponendo nuovi programmi scolastici e la separazione tra ragazzi e ragazze nelle classi e creando tribunali islamici che verificano il rispetto della sharia da parte dei residenti.
Testimoni oculari a Sirte hanno annunciato ad un sito di informazione locale che tre delle 4 persone giustiziate nelle scorse ore dai jihadisti dell’Isis “sono state sgozzate e i loro corpi sono stati abbandonati in una discarica”. Le stesse fonti hanno aggiunto che i “tre non sono di nazionalità libica, ma di un altro Paese africano”. La quarta vittima, uccisa con colpi di proiettile e poi crocifissa, appartiene a Fajr Libya, milizia che sostiene Tripoli.