Donald Tump caccia un giornalista dalla conferenza stampa
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Donald Tump caccia un giornalista dalla conferenza stampa

Il magnate continua a rendersi protagonista di atti di arroganza. Succube, questa volta, Jorge Ramos, reporter della Univision in lingua spagnola.

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26 Agosto 2015 - 11.35


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Donald Trump non smette di far parlare di sè. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca si è reso nuovamente protagonista di un episodio di arroganza. A subire, questa volta, Jorge Ramos, reporter delle rete americana Univision in lingua spagnola. Il giornalista, durante una conferenza stampa in Iowa il gli ha fatto una domanda sulla sua politica migratoria. Il fatto è stato ricostruito e diffuso attraverso le immagini della Cnn, in cui si vede Ramos che rivolge una serie di domane a Trump sulla sua politica migratoria. Il magnate risponde al reporter di tornarsene alla Univision, dopo di che fa cenno ad una sua guardia del corpo, che prontamente prende il giornalista per un braccio trascinandolo fuori dalla sala.

Trump ha fatto della politica antisemita il cuore del suo programma, anche se la stampa insiste con lui per delle delucidazioni a riguardo. Il magnate si scaglia in particolare contro messicani e latinos, e a dispetto degli episodi negativi e di una programma politico discutibile, risulta in testa tra i repubblicani nei sondaggi.

Leggi anche:  Trump promette ancora il più grande piano di deportazione di massa contro gli immigrati: pulizia etnica

Nel frattempo, il miliardario ha di nuovo attaccato Megyn Kelly, giornalista della rete conservatrice Fox News, definendola via Twitter “un’oca”.
Trump è recidivo nei confronti della Kelly: un altro episodio c’era stato durante un dibattito tra i candidati repubblicani. Già in quell’occasione la nota giornalista era stata definita dal magnate “perdente”, poichè non capace di gestire un dibattito.
Il presidente di Fox News, Roger Ailes, ha reclamato delle scuse, per la giornalista del suo organico: “Il sorprendente e non provocato attacco di Donald Trump a Megyn Kelly è inaccettabile e inquietante”,

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