Gara di solidarietà in Islanda: in 12mila si offrono per ospitare i profughi
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Gara di solidarietà in Islanda: in 12mila si offrono per ospitare i profughi

A lanciare l'iniziativa era stata domenica una professoressa. Il successo è stato tale che lo stesso premier ha voluto studiare un piano di ospitalità più ampio.

Gara di solidarietà in Islanda: in 12mila si offrono per ospitare i profughi
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1 Settembre 2015 - 22.34


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Dopo che il governo di Reykjavik si era limitato ad offrire ospitalità a massimo 50 rifugiati siriani, 12mila cittadini (il 4% della popolazione di 330mila abitanti) hanno aderito a una petizione lanciata su Facebook, sollecitando l’esecutivo e fare di più e mettendo a disposizione le proprie case.

A lanciare l’iniziativa era stata domenica la professoressa Bryndis Bjorgvinsdottir. Il successo della petizione è stato tale che lo stesso premier, Sigmund David Gunnlaugsson, ha ora convocato una speciale commissione interministeriale per ‘mappare’ le risorse locali e studiare un piano di ospitalità più ampio. Ma soprattutto ha annunciato che non vi sara’ un numero prefissato di rifugiati da accogliere.

“Da quando non abbiamo più le forze armate, ci sono molti edifici vuoti nelle vecchie basi. E’ evidente che e’ immorale tenerli vuoti mentre la gente muore”, è uno dei commenti lasciati su Facebook da un cittadino, Gneisti Soleyjarson.
Un’altra islandese, madre single, ha offerto due camere a una famiglia di siriani.
Negli ultimi cinque anni, l’Islanda ha accolto 39 rifugiati, di cui 13 dalla Siria. Dal 1956 il numero totale dei profughi arrivati nell’isola atlantica e’ di 511.

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