Dopo la lettera anonima di qualche settimana fa, il titolare dell’hotel Bellevue, che sta ospitando nella sua struttura in Valtellina alcuni migranti, deve fare i conti con una campagna xenofoba apparsa su Facebook, dove sono comparsi dei messaggi in cui si invitano tutti i concittadini di Cosio Valtellino a incendiare la struttura. “Diamo fuoco all’albergo” che “sta a due minuti da casa mia” ha scritto su Facebook l’uomo che ha lanciato l’iniziativa, secondo cui l’hotel incasserebbe la folle cifra di “4,5 milioni di euro con i profughi (finti)…”.
Giulio Salvi, proprietario dell’hotel Bellevue che sta dando asilo ai profughi su richiesta della prefettura di Sondrio, stavolta non ce l’ha fatta e si è rivolto ai carabinieri di Morbegno che ora indagano con i colleghi del Nucleo investigativo del comando provinciale sondriese. L’albergatore ha informato dell’accaduto anche la Digos della questura di Sondrio e la stessa prefettura.
Nella struttura sono ospitati una ottantina di migranti.