Fotografo italiano aggredito in Israele: sospeso l'ufficiale dell'esercito
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Fotografo italiano aggredito in Israele: sospeso l'ufficiale dell'esercito

L'esercito israeliano ha comunicato di aver sospeso militare responsabile dell'aggressione, documentata anche in un filmato

Fotografo italiano aggredito in Israele: sospeso l'ufficiale dell'esercito
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27 Settembre 2015 - 10.56


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Dopo la denuncia, supportata anche da un video, dell’aggressione di alcuni soldati a due fotografi della Afp, l’italiano Andrea Berardi e il palestinese Abbas Momani, a Beit Furik in Cisgiordania, l’esercito israeliano ha deciso di sospendere il comandante dell’unità responsabile della vicenda.
Da una prima indagine, aggiorna il portavoce militare, ”emerge che si è trattato in episodio molto atipico”. Il comandante, secondo il portavoce, ha ”disatteso le aspettative. E’ stato un episodio grave, dal punto di vista dei valori e della disciplina, la indagine prosegue”.

Ieri l’Associazione della stampa estera in Israele e nei Territori (Fpa) aveva accolto con favore l’apertura di una indagine sull’incidente da parte dell’esercito israeliano ma aveva anche espresso la preoccupazione che “se non fosse stato ripreso da una telecamera, non avrebbe avuto seguito”. “Troppo di frequente – afferma la Fpa – unita’ dell’esercito agiscono con impunita’ ed in apparente deroga dagli ordini, in contraddizione con gli alti livelli morali ai quali l’esercito israeliano afferma di aderire”. Appelli passati ai vertici militari non hanno prodotto i risultati sperati, sostiene la Fpa. “E’ ora – conclude – che l’esercito rispetti la liberta’ di stampa e mostri di avere controllo sui militari dislocati sul terreno”.

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