Lo scandalo sulla falsificazione delle emissioni di gas “è stato ed è uno shock anche per la Berlino politica”. A sottolinearlo è stato oggi l’ambasciatore della Repubblica federale di Germania, Susanne Marianne Wasum-Rainer, rispondendo a una domanda sul caso Volkswagen.
Ha detto: “Parliamo di un’impresa privata, all’interno della quale un Land federale detiene una determinata quota, il 20 per cento dell’impresa. Il governo federale vede che attraverso questo evento vengono arrecati danni all’immagine della Germania nel mondo e si preoccupa per i posti di lavoro, 600mila posti di lavoro sono legati all’industria automobilistica, non solo in Germania”.
“Il governo federale di per sé non può fare molto, ma vuole che con trasparenza vengano analizzati i fatti, che procedimenti penali siano avviati laddove siano da avviare, e che vengano fatte le dovute delucidazioni”, ha aggiunto l’ambasciatore, sottolineando anche l’importante ruolo che “anche a livello politico riveste il tema della tutela dell’ambiente”.
“Bisogna fare luce, chiarire con precisione perché è successo. Credo che il chiarimento all’insegna della trasparenza sia ciò su cui più di ogni altra cosa il governo federale voglia operare”, ha concluso l’ambasciatore.