Erdogan primo atto da premier: arrestati due giornalisti
Top

Erdogan primo atto da premier: arrestati due giornalisti

Il leader turco prosegue la sua battaglia contro i media: i giornali contrari al governo accusati di eversione.

Erdogan primo atto da premier: arrestati due giornalisti
Preroll

Desk2 Modifica articolo

3 Novembre 2015 - 10.28


ATF

Un tribunale di Istanbul ha ordinato il sequestro della rivista Nokta e l’arresto del direttore e del caporedattore centrale per “istigazione a delinquere” per una copertina con una foto del presidente Recep Tayyip Erdogan e il titolo “Lunedì 2 novembre: l’inizio della guerra civile turca”.

Gli arresti. Sono stati fermati il direttore, Cevheri Guven, e il caporedattore centrale, Murat Capan, accusati anche di “eversione”. Il riferimento della copertina è al giorno successivo al voto politico di domenica scorsa in Turchia, in cui l’Akp di Erdogan ha riconquistato la maggioranza assoluta in Parlamento. Già a metà settembre la polizia aveva compiuto un blitz nella redazione di Istanbul di Nokta, che era stato anche ritirato dalle edicole, per un fotomontaggio in copertina che mostrava Erdogan che si faceva un selfie mentre sullo sfondo alcuni soldati portavano a spalla il feretro di un loro commilitone avvolto nella bandiera della Turchia dopo essere morto nel conflitto riesploso a luglio con il Pkk curdo. Già in quell’occasione Capan era stato arrestato e poi rilasciato in libertà condizionata. Due settimane fa il sito della rivista era stato bloccato da un tribunale di Istanbul, che aveva stabilito una “censura preventiva” per aver diffamato l’Akp.

Leggi anche:  La "nuova Siria" protettorato turco: una minaccia per Israele e non solo

Gli amministratori nominati dal tribunale turco che la scorsa settimana ha commissariato il gruppo editoriale anti-Erdogan Ipek hanno licenziato 58 giornalisti.

58 giornalisti licenziati. Il ‘commissariamento’ di Ipek, avvenuto alla vigilia del voto di domenica scorsa in cui l’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan ha riconquistato la maggioranza assoluta in Parlamento, era stato deciso per i suoi presunti legami con il magnate e imam Fethullah Gulen, ex alleato poi diventato nemico numero uno di Erdogan. Tra i giornalisti licenziati ci sarebbero il caporedattore di Bugun, Bulent Ceyhan, e il reporter Kamil Maman, tra i fermati durante il raid della polizia della scorsa settimana nella redazione dei media

Native

Articoli correlati