di Giulietto Chiesa.
Finalmente anche il Consiglio d’Europa riconosce l’evidenza. Attraverso
il Gruppo Internazionale di Consultazione (GIC) si dicono alcune cose
decisive (sebbene con molte prudenze e impudenze):
a) L’indagine fino ad ora fatta dalla autorità di Kiev è “ineffettiva” e “non è indipendente”.
b) La polizia ha preso “parte attiva” nel corso dei disordini. Non è detto chiaramente da che parte, ma, dato il risultato del pogrom, si capisce.
c) Occorre un’indagine “del tutto indipendente dagli organi di
polizia”. Il che significa che bisogna mettere sotto inchiesta la
polizia di Odessa e la magistratura che ha condotto fino a qui le
indagini.
d) Anche i vigili del fuoco sono stati inerti e hanno permesso l’eccidio.
Si potrebbe dire meglio tardi che mai. Ma c’è la memoria degli oltre
100 morti di quel giorno, di cui gli italiani non sanno nulla, mentre i
nostri governanti vanno a Kiev a stringere mani insanguinate.
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