Paura Isis, EasyJet molla gli italiani a Sharm
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Paura Isis, EasyJet molla gli italiani a Sharm

Non solo EasyJet, anche Putin cambia idea: niente più voli finché non saranno chiare le cause del disastro. Che faranno i nostri connazionali?

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6 Novembre 2015 - 16.26


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Il presidente Putin ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con l’Egitto finché non saranno chiare le cause del disastro dell’A321 sui cieli del Sinai. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

Londra blocca i voli. Ieri il ministro degli Esteri britannico Phili Hammondnon aveva affermato che esiste una “significativa possibilità” che lo Stato Islamico sia dietro l’abbattimento dell’aereo russo precipitato sabato nel Sinai egiziano, Strage poi rivendicata dall’Isis. Londra dunque aveva deciso di arrestare momentaneamente la tratta.

Già ieri l’ipotesi più plausibile era quella della bomba a bordo, piazzata dentro una valigia o un bagaglio a mano. A riferirlo erano fonti dell’intelligence Usa citate dalla Cnn che precisano come l’attentato potrebbe essere stato portato a termine dall’Isis o da un gruppo affiliato. Insomma un bagaglio portato a bordo anche grazie alla complicità di un impiegato dell’aeroporto di Sharm el-Sheik e alla mancanza di controlli nello scalo della località turistica egiziana.

La Russia ieri non riteneva opportuna sospendere i voli. Intanto il presidente della Commissione affari internazionali del Senato russo, Konstantin Kosaciov, accusava Londra. Secondo lui non c’erano motivi politici dietro la decisione di Londra di sospendere tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato “un ordigno esplosivo” a provocare il disastro dell’Airbus russo. “C’è una resistenza geopolitica alle azioni russe in Siria – aveva dichiarato Kosaciov -, ed io penso che nel mondo sono molti quelli che vorrebbero attribuire questa catastrofe in anticipo, senza che ce ne siano i presupposti necessari, alla reazione dei jihadisti alla Russia”.

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Rafforzate ulteriormente le misure di sicurezza all’aeroporto di Sharm el Sheikh dopo lo schianto” dell’aereo russo sabato scorso nel Sinai. Lo hanno riferito fonti della sicurezza precisando che “ai passeggeri oltre ai normali controlli viene anche richiesto di togliersi le scarpe, una procedura che normalmente non viene effettuata”.

Le compagnie che hanno sospeso i voli. Niente più voli della compagnia Easyjet, Lufthansa, delle linee olandesi e ucraine da e per Sharm el-Sheik. Dopo la decisione di Londra di sospendere “in via precauzionale” tutti voli tra il Regno Unito e la località turistica egiziana in seguito alle nuove informazioni emerse sullo schianto dell’aereo di sabato scorso, secondo cui potrebbe essere stato abbattuto da “un ordigno esplosivo”, anche l’Olanda e l’Ucraina bloccano i voli delle proprie compagnie. Il ministro per l’Aviazione civile egiziano aveva affermato che nella giornata di oggi erano attesi 8 voli dall’Ucraina verso Sharm el-Sheikh.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Ahmed Abu Zeid ha definito “unilaterale” la decisione della Gran Bretagna di sospendere i voli: “L’Egitto non è stato consultato malgrado i contatti ad alto livello tra i due Paesi poche ore prima che Londra prendesse tale decisione”, ha precisato il ministero.

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