Morto il filosofo Andre Glucksmann: fu protagonista del Maggio 1968
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Morto il filosofo Andre Glucksmann: fu protagonista del Maggio 1968

Militante per i diritti umani fu punto di collegamento fra due generazioni di intellettuali, quella di Sartre e quella dei nouveaux philosophes.

Morto il filosofo Andre Glucksmann: fu protagonista del Maggio 1968
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10 Novembre 2015 - 10.39


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Addio a Andre Glucksmann. Il filosofo francese è stato protagonista del Maggio ’68, militante per i diritti umani, fu punto di collegamento fra due generazioni di intellettuali, quella di Sartre, Aron e Foucault e quella dei “nouveaux philosophes”, il gruppo che ruppe con il marxismo negli anni Settanta.

Ne ha dato notizia il figlio con un post su Facebook: “Il mio primo e migliore amico non c’è più”, ha scritto. “Ho avuto una incredibile opportunità di conoscere, ridere, discutere, viaggiare, giocare, fare tutto e nulla con un uomo buono ed eccellente”.
Glucksmann aveva fatto parte con Bernard-Henri Lvy della corrente dei “nouveaux philosophes”.
Alla fine degli anni Settanta insieme con Jean Paul Sartre e l’intellettuale liberale Raymond Aron fece fronte comune per il sostegno ai “boat people”, in fuga dal Vietnam comunista. L’impegno per i diritti umani, infatti, era per Glucksmann una costante a prescindere e contro le prese di posizioni ideologiche, tanto da spingerlo a lanciare un appello per il voto al candidato della destra Nicolas Sarkozy nella corsa presidenziale del 2007 ignorando la candidata socialista Segolene Royal.

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Il totalitarismo in tutte le sue forme era il suo nemico, per battere il quale Glucksmann non esitò a chiedere l’intervento armato in quelle circostanze che esigono uno schieramento militare a difesa dei più deboli. Fu il caso della guerra nel Kosovo nel 1999, che lo vide invocare un attacco contro la Serbia. “Il discorso della guerra” è uno dei suo libri più importanti, in grado di suscitare il dibattito all’interno della sinistra europea sulla giustezza o meno del ricorso alla violenza per fermare un dittatore, come nel caso di Saddam Hussein e dell’intervento in Iraq nel 2003.

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