Obama: distruggeremo l'Isis senza rinunciare ai nostri valori
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Obama: distruggeremo l'Isis senza rinunciare ai nostri valori

Ma senza rinunciare ai nostri valori. Lo strumento più potente che abbiamo è non avere paura. Sulla Siria: serve transizione. Mosca adatti sua strategia alla coalizione.

Obama: distruggeremo l'Isis nel rispetto dei nostri valori
Obama: distruggeremo l'Isis nel rispetto dei nostri valori
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22 Novembre 2015 - 10.02


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Omaba parla chiaro. “Distruggeremo l’Is sul campo di battagli senza rinunciare ai nostri valori, grazie alla nostra coalizione”. Così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una conferenza stampa a Kuala Lumpur.

No alla paura. “Visto che non riescono a combatterci sul campo – ha aggiunto Obama – i terroristi cercano di instillare il terrore ma non riusciranno. Non inizieremo ad avere paura, non inizieremo a discriminare per la religione, dobbiamo rifiutare la loro ideologia, non siamo in guerra contro una religione, l’America non lo è ed è contraria a qualsiasi pregiudizio e qualsiasi discriminazione”.

“Lo strumento più potente che abbiamo per combattere lo Stato islamico è affermare che non abbiamo paura. Che non ho paura che lo Stato Islamico ci sconfigga con le sue operazioni. Distruggere l’Isis non soltanto è un obiettivo realistico, ci riusciremo. Sarà fatto”. Il presidente Usa ha aggiunto che “non accetteremo il terrorismo come la nuova normalità, non siamo senza potere”, in quanto “il mondo non accetterà attacchi terroristici ai ristoranti e ai cinema”.

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Siria. “E’ inevitabile allontanare Bashar al Assad dalla Siria – dice ancora Obama – ma abbiamo tutti interesse a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos”. Il presudente preme per una maggiore collaborazione della Russia. Anche attraverso i contatti con Arabia Saudita, Turchia, Russia ed Iran, Obama spinge per l’avvio di un processo politico che possa sfociare, come primo punto, in un cessate il fuoco in Siria.

“Non è concepibile che Assad possa riguadagnare legittimità in un Paese in cui la maggior parte della popolazione non vuole più Assad – ha detto Obama -. La guerra civile non si fermerà se Assad resterà al potere. Per cui si tratta di vedere se con tutti i Paesi riuniti attorno a un tavolo, compresi l’Arabia Saudita, la Turchia e l’Iran e la Russia, cosi’ come gli Stati Uniti e altri Paesi, se possiamo instaurare un processo di transizione politica che riconosca il diritto a un nuovo governo e che possa portare a un cessate-il-fuoco nella regione”. E poi, ha proseguito Obama, “dobbiamo concentrare la nostra attenzione su questa organizzazione barbara che sta uccidendo cosi’ tante persone: la Russia non si è impegnata ufficialmente a una transizione per fare uscire di scena Assad, vedremo nelle prossime settimane se possiamo trovare un punto d’incontro, se possiamo aiutare la Russia a cambiare un po’ prospettiva”. “Ovviamente siamo tutti interessati a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos totale – ha concluso -. Abbiamo visto i problemi che sono sorti in Libano, quando l’apparato statale si dissolve abbiamo visto cosa può succedere, per cui bisogna mantenere uno Stato siriano. Dobbiamo portare avanti una transizione politica e sarà difficile, non sarà facile, però è su questo che dobbiamo concentrarci”.

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Russia. La Russia deve prendere una decisione strategica e concentrarsi sull’Isis, non sulle forze di opposizione moderate che cercano di far cadere il presidente siriano Bashar Assad: lo ha detto il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa a Kuala Lumpur. Secondo Obama, infatti, le prime operazioni militari della Russia in Siria non hanno contribuito alla lotta all’Isis: anzi, in qualche modo hanno rafforzato l’organizzazione.

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