Tutti con Hollande contro l'Isis, Renzi tiepido
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Tutti con Hollande contro l'Isis, Renzi tiepido

I tornado tedeschi sarebbero impiegati solo in missioni di ricognizione, non di combattimento. La Russia collaborerà con la Francia. Renzi tiepido.

Germania: aerei in Siria per bombardare l'Isis
Germania: aerei in Siria per bombardare l'Isis
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26 Novembre 2015 - 22.40


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Continua l’offensiva diplomatica del presidente francese Francois Hollande alla ricerca di partner anti-Isis, dopo gli attentati del 13 novembre.

Putin a Hollande, pronti a cooperare con Parigi – Pronti a cooperare con la Francia: lo ha detto Vladimir Putin ricevendo il presidente francese Francois Hollande al Cremlino.

“Sono a Mosca con lei per vedere come possiamo agire insieme e coordinarci in modo da poter attaccare questo gruppo terroristico, ma anche per raggiungere una soluzione politica per la pace” in Siria: lo ha detto Francois Hollande all’inizio del suo incontro con Putin al Cremlino.

La Germania intende a inviare aerei Tornado in Siria. La decisione del governo tedesco è riferita dalla Dpa. La fonte citata da Bloomberg aggiunge che gli aerei sarebbero impiegati solo in missioni di ricognizione, non di combattimento.
Tutto dopo la necessaria autorizzazione del Bundestag, come anticipano fonti vicine alla cancelliera tedesca citate da Bloomberg. Angela Merkel presenterà la proposta nelle prossime ore in una riunione straordinaria del gruppo parlamentare della Cdu, ha precisato la fonte. No comment del portavoce Steffen Seibert. Ieri nel suo incontro con il presidente francese Francois Hollande, Merkel aveva assicurato l’invio di 650 militari tedeschi in Mali in sostituzione alle forze francesi che vi sono impegnate e un impegno ulteriore della Germania nella lotta contro l’Is in Siria e in Iraq.

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Cameron ha chiesto ai deputati di votare l’ok ai raid anti-Isis in Siria. “Dobbiamo colpire questi terroristi ora”. Per il premier britannico si tratta di “interesse nazionale”, oltre che schierarsi “con la Francia” dopo i fatti di Parigi. Cameron nega che i raid possano fare della Gran Bretagna “un bersaglio più grande” ed ha riconosciuto che la “la chiave in Siria è una soluzione politica”, insistendo che dal punto di vista di Londra questa soluzione deve prevedere che il presidente Bashar al-Assad “se ne vada”. Ma ha anche ripetuto che “non si può attendere che questo accada prima di assumere un’azione militare” su quella che ha chiamato “la roccaforte”. Cameron ha comunque escluso un qualsiasi coinvolgimento di forze di terra britanniche.

Renzi non fa giri di parole. La strategia deve essere comune e condivisa. Contro lo Stato islamico “c’è la necessità di uno sforzo sempre più inclusivo, di una coalizione sempre più ampia per arrivare alla distruzione dell’Isis e al suo disegno atroce e allucinante”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato a termine dell’incontro con il presidente francese, Francois Hollande, all’Eliseo a Parigi.

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E ancora: “Siamo impegnati a livello militare in molti casi insieme alla Francia, penso al Libano ma non solo, nella coalizione contro Daesh. Pensiamo però che ci sia necessita’ di uno sforzo sempre piu’ inclusivo, che ci sia una coalizione sempre piu’ ampia che porti all’obiettivo della distruzione di Daesh”.

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