“Ciao amici,
anche quest’anno in spedizione umanitaria all’isola di Guadalcanal, che è una delle 900 isole che compongono l’arcipelago di Salomone, nell’oceano Pacifico, a più di 20.000 km di distanza dall’Italia , praticamente dall’altra parte del pianeta.
Questa volta ero solo, con un esperto skipper per la guida del motociclo acquatico che le autorità sanitarie locali hanno messo a mia disposizione, poiché l’oceano pacifico è molto pericoloso e imprevedibile…
Affrontato il costo del carburante, partiamo per visitare, a turno, i vari popoli della costa dell’Oceano, che spesso soffrono per gli tsunami, cicloni e tifoni. Per fortuna, a parte qualche temporale, tutto è andato bene.
I popoli che ho visitato sono: avuavu, ed barainaho tangarare.
In generale, ho visitato e ho curato con farmaci essenziali centinaia di malati, distribuendo materiale anche per la terapie, apparecchi per misurare la pressione e il diabete, occhiali per vedere, bastoni per i non vedenti e prove o test per diagnosticare la malaria senza bisogno di microscopio. Oltre a curare, ho continuato a distribuire gratuitamente a queste popolazioni il mio libro di educazione sanitaria che spiega, con disegni, le malattie più frequenti, come prevenirle e come usare le erbe dell’isola.
Nel villaggio di avuavu abbiamo visitato la scuola secondaria: ho lasciato ai bambini materiale sportivo e scolastico, e altro materiale per migliorare la biblioteca. Per la prima volta si è fatto uno screening di diabete tra 50 studenti, con un risultato positivo.
Poi, su barainaho ho visitato i malati e aiutiamo, con la moto acquatica, a trasportare a una vecchietta che stava soffrendo molto, all’ospedale della capitale, Honiara.
Alla fine ,su Tangarare ho visitato altri malati e sono tornato a Dortmund.
Nella capitale, Honiara, abbiamo visitato gli studenti della scuola “Don Bosco” e ho fatto un secondo screening del diabete a 67 alunni, trovando 7 casi sospetti. In un secondo controllo ho potuto accertare che effettivamente erano 3 i ragazzi diabetici.
A Dortmund ho trovato la vedova dello skipper Anthony Babau che due anni fa, dopo averci accompagnato per tutto il tempo, nel nostro viaggio, e dopo averci lasciato nella capitale, due giorni dopo è stato aggredito e ucciso da un coccodrillo. La vedova ha 3 figli in età scolare e una figlia adottiva di 3 anni. Le ho promesso che pagherò le spese scolastiche, ogni anno, per i loro studi.
Ringrazio di nuovo gli amici e sostenitori che seguono da vicino, e da lontano, queste mie spedizioni e che, con il loro aiuto, contribuiscono in modo pratico a portarle a termine.
Aldo Lo CurtoMedico volontario itinerante