California, strage al centro disabili: 14 morti
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California, strage al centro disabili: 14 morti

Due persone hanno sparato in un centro ospedaliero a San Bernardino. Uccisi i due killer, preso un terzo sospetto.

Strage in un centro disabili in California
Strage in un centro disabili in California
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3 Dicembre 2015 - 13.34


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Syed Farooq, il 28enne che insieme alla moglie ha compiuto la strage di San Bernardino, sarebbe stato in contatto “con più di un soggetto del terrorismo internazionale”. Lo hanno detto fonti giudiziarie alla Cnn, secondo cui il giovane si era “radicalizzato”.

Si spara ancora negli Stati Uniti, questa volta in California. Le vittime sarebbero 14, secondo le prime stime dei vigili del fuoco intervenuti a San Bernardino. Almeno 17 i feriti, di cui alcuni verserebbero in gravi condizioni.

L’obiettivo della sparatoria è un centro di servizi sociali a circa 100 chilometri da Los Angeles, l’Inland Regional Center. I killer sarebbero due. Sono scappati a bordo di un Suv, l’inseguimento è andato in diretta tv. I due poi due sono stati uccisi. Si tratta di Syed Farook, musulmano, e Tashfeen Malik, secondo la famiglia sarebbe sua moglie. Arrestato il fratello di lui. E si cerca un terzo. I due killer avevano una tenuta da combattimento ed erano armati di due fucili e due pistole. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito anche un poliziotto, ma le sue condizioni non sono gravi.

Il fatto. Alle 11 ora locale (le 20 italiane) due persone armate con fucili AK-47, giubotti anti-proiettile, con i volti coperti da passamontagna e in tuta mimetica militare, sono entrate aprendo il fuoco al blocco1300 di Waterman Avenue, vicino Orange Show Road, in un centro di servizi sociali di San Bernardino, cittadina di 200 mila abitanti a circa 100 chilometri a est di Los Angeles. I testimoni dicono che erano tre uomini armati con tanto di giubotto antiproiettili. Ma è tutto da verificare.

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La festa. I killer hanno aperto il fuoco nella sala in cui si stava svolgendo la festa di Natale dei dipendenti. Ancora non si conosce il movente. Secondo l’Fbi potrebbe trattarsi di terrorismo interno. Ma secondo il capo della polizia locale Farook, ispettore all’assessorato alla Salute della Contea, ha partecipato alla festa con suoi colleghi, dove ha avuto un litigio, e poi è tornato aprendo il fuoco sulla gente che stava festeggiando.

Uccisi i due presunti killer, preso un terzo sospetto. Il commando secondo le ricostruzioni dei media locali era composto da un uomo e una donna: Syed Farook, cittadino americano di 28 anni, musulmano, e la ventisettenne Tashfeen Malik, secondo i familiari sua moglie. Fuggiti a bordo di un suv, sono stati uccisi dopo un inseguimento in uno scontro a fuoco con la polizia. Dal suv, hanno lanciato “pipe bomb”, ordigni rudimentali, verso gli agenti di polizia.”I due killer indossavano tenute d’assalto, erano armati di fucili e pistole” e probabilmente anche di esplosivo, ha detto in conferenza stampa il capo della polizia di San Bernardino, lo sceriffo Jarrod Burguan. Il fratello di Farook è stato arrestato.

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Chi era Syed Farook. Farook era cittadino americano di religione musulmana. Lo riferisce il fratello maggiore, citato dal tabloid New York Daily News, sottolineando come Syed “fosse molto religioso”, e confermando quanto anticipato dalla rete Nbc.

Farook dalle prime ricostruzioni sarebbe in qualche modo connesso al centro di servizi sociali e all’origine della strage ci sarebbe un diverbio professionale. Il padre sconvolto dal possibile coinvolgimento del figlio ha spiegato che Syed lavorava come ispettore dell’assessorato alla Salute della contea di San Bernardino. Farook si era diplomato nel 2003 al liceo La Sierra ed aveva studiato finanza alla California State University Fullerton fino al 2013. L’uomo ha acquistato una casa a marzo del 2014 a Corona, sempre in California, e dal suo profilo sui social network emerge che è sposato ed ha un figlio.

La versione dell’Fbi. Non è esclusa la pista del terrorismo ma è da verificare. L’Fbi non si pronuncia sulla matrice della strage: “Non sappiamo se sia stato un attacco terrorista”. Gli agenti hanno trovato anche un “pacco sospetto”, sono intervenuti gli artificieri, gli attentatori potevano aver posizionato delle bombe, ma l’allarme è poi rientrato.

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La cronaca. Una testimone ha raccontato: “Un uomo armato è entrato nel centro e ha iniziato a sparare. Ho visto corpi a terra”. La ragazza è riuscita a fuggire, ha riferito il marito a un’emittente locale: si è salvata perché si e’ chiusa a chiave dentro l’ufficio.

Anche yn “pacco sospetto” è stato trovato dentro un edificio vicino alla zona della sparatoria ed è stato fatto brillare.

Obama: le sparatorie non possono diventare la normalità. Il presidente Obama sta seguendo la vicenda e viene costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione dal consigliere alla sicurezza interna e all’antiterrorismo Lisa Monaco. Ha detto: “Non conosciamo ancora il movente” della sparatoria. E ha aggiunto alla Cbs: “Sembra che oramai abbiamo accettato questo tipo di incidenti. Ma questa non può diventare la normalità”. “Dobbiamo prendere delle misure bipartisan per garantite la sicurezza agli americani e rendere le sparatorie di massa rare invece che normali”.


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