Nella tarda serata di ieri 214 migranti sono arrivati a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia costiera che li hanno soccorsi nel Canale di Sicilia. Stanno bene e provengono da Senegal, Gambia, Nigeria Guinea Bissau. Una decina le donne.
Intanto, dagli ultimi dati, sappiamo che gennaio è stato il mese con più morti dall’inizio della crisi, la scorsa estate “perché il tempo sta peggiorando” e “i trafficanti fanno sconti a chi parte ora”, “usano sempre di più barche non adatte alla traversata e le fanno condurre ai migranti stessi”. Peter Bouckaert, direttore delle emergenze di Human Rights Watch, ha detto che “oggi più che mai: c’è l’idea che le porte dell’Europa si stiano chiudendo, che aspettando fino a primavera si perderà l’opportunità di entrare”.
Molte vittime sono bambini “perché ne partono di più rispetto al passato – ha aggiunto -. Dobbiamo capire che la situazione in Siria peggiora di settimana in settimana. Che in Afghanistan ci sono oggi più aree sotto controllo Taliban di quanto non sia mai accaduto dal 2001”, i genitori rischiano la vita dei figli perché “dietro di loro c’è solo la morte: in Turchia non ci sono scuole per i piccoli rifugiati, non ci sono lavori per i padri”.
“I governi non hanno messo in campo abbastanza squadre e attrezzature di salvataggio. E neanche infrastrutture per la prima accoglienza e la registrazione”, ha detto Bouckaert.