Migranti, l'ultima carta dell'Europa indifferente: la Nato
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Migranti, l'ultima carta dell'Europa indifferente: la Nato

Spunta l'ipotesi Nato per pattugliamenti umanitari. Nella stessa giornata ne hanno parlato sia Obama che la Merkel.

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8 Febbraio 2016 - 21.38


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Non sarà di certo una coincidenza se nella stessa giornata a due capi opposti del globo, due leader mondiali indicano la Nato come soluzione al problema migranti. Per arginare il flusso, dunque, sembra farsi strada l’opzione Nato. Anche se nessun dettaglio è trapelato sul come dovrà agire l’organizzazione militare.

Ne hanno parlato a Washington il presidente americano Barack Obama con il presidente della repubblica Sergio Mattarella, e ad Ankara il premier turco Ahmet Davutoglu con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Mentre nelle acque dell’Egeo si consumava l’ennesima strage.

Obama. “Abbiamo parlato a lungo del problema dei profughi e dei migranti, che ha un impatto terribile sull’Europa e sull’Italia in particolare”, ha detto Obama al termine dell’incontro con Mattarella. “Per gli Usa questo non è un problema solo dell’ Europa ma un problema globale, che mette sotto pressione gli Usa e il rapporto transatlantico”, ha detto ancora il presidente americano, aggiungendo che serve “una collaborazione Europa-Nato per smantellare le reti di traffico di esseri umani”.

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Germania e Turchia. Una collaborazione auspicata anche dalla Turchia e dalla Germania, che lavoreranno insieme proprio per cercare di coinvolgere la Nato nel frenare il flusso di rifugiati e per risolvere la crisi dei profughi di Aleppo, come ha detto il premier Davutoglu al termine dell’incontro ad Ankara con la cancelliera Merkel.

E con la Merkel ne ha parlato anche lo stesso Obama che, secondo quanto si apprende a Washington, intende affrontare al più presto l’argomento anche con il presidente francese François Hollande e con il presidente del consiglio Matteo Renzi.

Ipotesi Nato. L’idea è ancora in via di evoluzione, ma secondo la visione espressa da Davutoglu nella conferenza stampa con la Merkel, il coinvolgimento dell’Alleanza Atlantica dovrebbe consistere in particolare nell’utilizzo delle capacità di controllo e osservazione della Nato al confine tra Turchia e Siria e nel mar Egeo. Il lavoro che Obama intende proporre alla Nato – secondo quanto si è appreso da fonti italiane – prevede d’altro canto un sostegno per debellare il fenomeno non solo attraverso pattugliamenti di sicurezza, ma anche con pattugliamenti umanitari.

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Quando. Il momento opportuno per mettere il discorso sul tavolo potrebbe essere la prossima riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza in programma per il 10 e 11 febbraio a Bruxelles.

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