La Russia ha risposto alle accuse lanciate dalla Germania: “Nonostante le dichiarazioni di Berlino, non c’è nessuna prova di vittime provocate da attacchi aerei russi in Siria”. Replicando alla più recente dichiarazione del cancelliere tedesco Angela Merkel, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: “Nei confronti del Cancelliere Merkel e delle sue parole sulle presunte perdite umane a causa di attacchi aerei russi in Siria, naturalmente bisogna tener conto che indipendentemente dal numero enorme di dichiarazioni simili, nessuno ha ancora potuto produrre una singola conferma che merita ogni fiducia su questi fatti”, ha dichiarato Peskov.
Ieri la cancelliera tedesca, in visita in Turchia, si era detta “inorridita” dalle “sofferenze umane” dei siriani ammassati alla frontiera tra Siria e Turchia, che secondo il premier turco Ahmet Davutoglu sono “circa 30mila”.
Tutto era partito della affermazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan secondo cui “la Russia occuperà una parte della Siria” sono “assurde” dal “punto di vista giuridico” e “del diritto internazionale”: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aggiungendo che “non si può parlare di nessuna occupazione né de facto né de iure”.