Quattro persone sono state fermate nel corso delle perquisizioni della notte all’alba nella diciottesima circoscrizione di Parigi e nella vicina banlieue di Saint-Denis ma i due fuggitivi scappati dopo la sparatoria svoltasi ieri a Forest (Bruxelles), sono ancora in fuga. Lo ha detto il procuratore federale titolare dell’inchiesta precisando che al momento non è certo che i due fermi siano coinvolti nella sparatoria.
Gli uomini fermati erano sospettati di voler compiere un attentato “imminente” nella capitale francese. I quattro sospetti terroristi a Parigi sono attualmente in stato di fermo presso il quartier generale della direzione generale per la sicurezza interna francese. Secondo i media transalpini, si tratta di tre uomini e una donna. Due degli arrestati sono due fratelli francesi di origine turca, Aytac e Ercan B. Il terzo, Youssef E., è un francese islamico radicale già noto ai servizi antiterrorismo (è stato arrestato nel 2014 quando stava per partire per la Siria e unirsi alla jihad; condannato a 5 anni, si era visto commutare la pena in arresti domiciliari l’anno scorso). La donna fermata sarebbe la moglie di quest’ultimo.
Lo stesso Youssef E. ha chiamato la figlia “Jihad”, secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta citate dai media francesi. Di lui si sa anche che era un fanatico dei video di decapitazioni.
Sui luoghi dei 4 arresti di questa mattina a Parigi non sono state trovate armi, secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta. Trovato invece materiale informatico che potrebbe contenere elementi di prova.
Hollande: minaccia terrorista resta elevatissima. Il presidente Francois Hollande ha affermato stasera che il livello della minaccia terroristica in Francia “resta elevatissimo”. Per il capo dell’Eliseo, la sparatoria che ha causato il ferimento di diverse persone a Bruxelles è la prova di questa minaccia. E l’attentato commesso in Costa d’Avorio “mirava alla Francia”: “Il mio compito – ha aggiunto – è proteggere i francesi”.
Cazeneuve: prudenza, arresti così ogni giorno. A chi gli chiedeva un commento sugli arresti a Parigi e in banlieue di quattro persone che avrebbero voluto compiere un attentato nella capitale francese, il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha esortato alla “prudenza nel diffondere questo tipo di notizie”. “Vedo che si parla di attentato imminente, nel centro di Parigi – ha detto Cazeneuve – io vi dico che arresti di questo tipo li facciamo tutti i giorni”. In particolare, Cazeneuve – confermando che uno degli arrestati “potrebbe” essere stato in collegamento con l’Isis – ha parlato di arresti quotidiani di persone che progettano attentati. Secondo lui, 74 persone sono state arrestate soltanto dall’inizio del 2016 perché progettavano azioni terroristiche.
Domani mattina simulazione dell’attacco al Bataclan. Il Bataclan si appresta a rivivere l’attacco del 13 novembre. Domani mattina, riferisce France Info, nella celebre sala concerti del Boulevard Voltaire, nel cuore di Parigi, verrà ricostruita la dinamica del tragico attentato in cui vennero uccise 90 persone. La simulazione, precisa la radio pubblica, comincerà alle 9:30 e durerà tutta la mattinata. L’obiettivo è ricostruire lo svolgimento dell’attacco jihadista durante il concerto degli Eagles of Death metal. Dagli “spazi in cui sono passati i terroristi” fino “alle condizioni di intervento delle forze di sicurezza e dei soccorsi”, precisa France Info. Non trattandosi di una ricostruzione giudiziaria verrà effettuata senza figuranti, manichini, o armi finte. A chiederla è stata la commissione d’inchiesta parlamentare che indaga sugli attentati del 13 novembre. A inizio marzo, in gran segreto, un gruppo di sopravvissuti è tornato tra le mura della sala concerti. Diversi di loro hanno ritenuto che fosse un passo necessario per voltare definitivamente pagina. Il Bataclan dovrebbe riaprire le porte entro fine anno.
Il caso di BruxellesIntanto dopo la sparatoria di Forest tra terroristi e forze di polizia, si mobilita anche il re Filippo del Belgio, che si recherà infatti in visita alla cellula dell’anti-terrorismo belga per farsi fare un quadro aggiornato della situazione direttamente dai poliziotti coinvolti dalle operazioni, insieme al premier Charles Michel e ai ministri di Interno e Giustizia. Il sovrano era stato duramente criticato a novembre quando, nel pieno della minaccia terroristica a Bruxelles con la città ‘chiusa’, era rimasto in Francia, in Bretagna, a seguire un trattamento termale.
L’Ocam, l’organo di coordinamento per la valutazione della minaccia terroristica in Belgio, ha deciso di mantenere il livello di allerta a 3 su una scala di 4 anche dopo la sparatoria di Forest. Lo ha comunicato il premier belga Charles Michel dopo il Consiglio nazionale di sicurezza. “L’allerta a livello 3 e’ mantenuta, la minaccia e’ possibile e verosimile”, ha dichiarato, assicurando che l’intenzione del governo e’ quella di “restare pienamente mobilitati”. Resteranno quindi, ha spiegato, i militari nelle strade per garantire la sicurezza. il livello 4 era stato raggiunto solo una settimana dopo gli attenti di Parigi quando Bruxelles venne di fatto ‘chiusa’.
Rilasciati i due fermati a Bruxelles. I due fermati nelle operazioni condotte dalla polizia belga tra ieri sera e stamattina dopo la sparatoria di Forest sono stati rilasciati. Lo ha comunicato la Procura belga. “La persona piantonata in ospedale così come la persona presa per essere interrogata in seguito alla perquisizione alla chausse’e di Neerstal sono stati rimessi in libertà da giudice d’istruzione senza essere incriminati”, ha affermato la Procura.
Una bandiera dell’Isis è stata ritrovata dentro l’appartamento da cui è partita ieri a Bruxelles la sparatoria contro la polizia. Sono stati rinvenuti anche 11 caricatori per kalashnikov e tantissime munizioni. Lo ha detto il procuratore federare titolare dell’inchiesta.
“Non c’è alcuna minaccia specifica che pende sulle istituzioni o sui cittadini. S’è trattato solo di una perquisizione che è andata storta”. Lo ha detto Marc Jean Ghyssels, il Borgomastro di Forest, una sorta di sindaco paragonabile al presidente di circoscrizione di una nostra grande città.
“Già ieri, il livello dell’allerta è stata mantenuta al livello 3. Una nuova valutazione sarà fatta oggi dalla Ocam (l’organismo del ministero degli Interni chiamato a giudicare, sulla base delle informazioni d’intelligence, il pericolo da terrorismo)”. Lo ha detto il premier belga Charles Michel.
Premier: “Presto altri blitz”. Michel ha annunciato che “dopo il blitz compiuto nella serata di martedì, ci saranno altre operazioni di polizia nelle prossime ore e nei prossimi giorni”. “Le operazioni continuano dalla notte, la minaccia terroristica rimane”, ha aggiunto.
Il premier belga ha poi rivolto un appello alla popolazione “affinché resti calma”. Appello condiviso anche dal borgomastro di Forest, Marc Jean Ghyssels: “Non c’è alcuna minaccia specifica che pende sulle istituzioni o sui cittadini. Si è trattato solo di una perquisizione che è andata storta”.
Un terzo terrorista è stato ucciso durante il blitz di martedì. La Procura belga ha confermato ufficialmente che non si tratta di Salah Abdeslam, unico superstite tra gli attentatori di Parigi e in fuga dal 13 novembre.