Salah dopo arresto: 'sono contento, non ne potevo più'
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Salah dopo arresto: 'sono contento, non ne potevo più'

Queste le prime parole di Abdeslam, subito dopo l'arresto tre giorni fa. Ha poi aggiunto 'volevo farmi esplodere allo Stade de France ma ci ho ripensato'.

Bruxelles: la cattura di Salah
Bruxelles: la cattura di Salah
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21 Marzo 2016 - 14.44


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“Sono contento che sia finita. Non ne potevo più…”. Queste le prime parole di Abdeslam Salah, subito dopo l’arresto tre giorni fa, secondo quanto racconta il quotidiano fiammingo [url”Het Nieuwsblad”]http://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20160321_02194180[/url]. Anche il suo avvocato, Sven Mary, ha riferito a Radio 1, la radio pubblica, che il suo assistito si è sentito “sollevato” che la “caccia fosse finita”.

Sono stati trovati alcuni detonatori all’interno dell’appartamento di Rue du Dries, a Forest, dove si era nascosto Salah. Si tratta della casa dove martedì scorso c’è stata una sparatoria dopo l’irruzione per una perquisizione di routine da parte di quattro agenti belga e due francesi. Nel covo erano già stati trovati anche un kalashnikov, 11 caricatori, una bandiera dell’Isis e un libro sul salafismo.

“Volevo farmi esplodere allo Stade de France ma ci ho ripensato”: ha detto il presunto terrorista, ha riferito in conferenza stampa il procuratore di Parigi, Francois Molins. Secondo il quale queste dichiarazioni vanno prese con estrema cautela. E’ infatti necessario interrogarsi sulla successiva presenza del sospetto nel diciottesimo arrondissement di Parigi, ai piedi di Montmartre e della Basilica del Sacro Cuore, dove l’Isis ha poi rivendicato l’attentato mai portato a termine.

Ad interrogarlo un giudice belga alla presenza dell’avvocato Sven Mary. Secondo il legale, Abdeslam si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia, mentre collaborerà con la giustizia belga. L’accusa da parte della giustizia belga è di “stragi terroristiche e partecipazione ad attività di un gruppo terroristico”.

In basso nella foto Salah e il suo avvocato Sven Mary

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