Vergogna a Idomeni: la polizia continua a sparare lacrimogeni sui migranti
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Vergogna a Idomeni: la polizia continua a sparare lacrimogeni sui migranti

Le autorità greche hanno riferito che i poliziotti macedoni hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti contro 30 persone che cercava di scavalcare la recinzione.

Scontri a Idomeni
Scontri a Idomeni
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13 Aprile 2016 - 14.25


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Ancora scontri tra la polizia macedone e i migranti bloccati a Idomeni che tentano di scavalcare il recinto al confine con la Grecia. Le autorità greche hanno riferito che i poliziotti hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti per scoraggiare un gruppo di 30 persone che cercava di scavalcare la recinzione di filo spinato con l’uso di coperte. Al momento non si segnalano feriti.

Intanto è stata annullata per motivi di sicurezza la visita che i presidenti di Macedonia, Slovenia e Croazia avevano in programma per oggi al confine fra Macedonia e Grecia. Nel darne notizia, i media macedoni riferiscono che è stata la polizia a sconsigliare l’arrivo dei tre presidenti, il macedone Gjorgje Ivanov, lo slovemo Borut Pahor e la croata Kolinda Grabar-Kitarovic. I tre capi di stato avevano in programma di visitare il centro di accoglienza profughi a Gevgelija, in territorio macedone, a poca distanza da Idomeni, il campo dall’altra parte in territorio greco, dove in mattinata vi sono stati nuovi scontri fra migranti e la polizia di frontier macedone.

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Il Papa sabato sarà a Lesbo per sostenere profughi.

Il Papa ha ricordato che sabato sarà a Lesbo, “per esprimere vicinanza e solidarietà sia ai profughi sia ai cittadini di Lesbo e a tutto il popolo greco, tanto generoso nella accoglienza. Chiedo per favore – ha aggiunto – di accompagnarmi con la preghiera, invocando la luce e la forza dello Spirito Santo e la materna intercessione della Vergine Maria”.

“Mi recherò nell’isola di Lesbo, dove nei mesi scorsi sono transitati moltissimi profughi. Andrò, – ha ricordato – insieme con i miei fratelli il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymos, per esprimere vicinanza e solidarietà sia ai profughi, sia ai cittadini di Lesbo e a tutto il popolo greco tanto generoso nella accoglienza. Chiedo per favore di accompagnarmi con la preghiera, invocando la luce e la forza dello Spirito Santo e la materna intercessione della Vergine Maria”.

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