L’Austria va avanti con il suo piano di introdurre i controlli al Brennero: in servizio ci saranno 250 poliziotti, annuncia il capo della polizia tirolese Helmut Tomac in una conferenza stampa, spiegando che in caso di necessità “saranno inviati anche soldati, ma la decisione spetterà al ministero della Difesa”. Non solo: le autorità austriache chiedono anche di poter effettuare controlli sui treni e sulla strada già sul territorio italiano: “L’allestimento di una rete sul confine italo-austriaco al Brennero dipende dall’Italia”, dice ancora Tomac, che aggiunge. “In vista dell’imminente incontro dei ministri Sobotka e Alfano a Roma, sono stati rinviati i lavori di allestimento”.
I controlli: ecco di cosa si tratta. I controlli di confine al Brennero da parte delle autorità austriache prevedono uno stop forzato dei treni a Steinach, subito dopo il confine. “Controlleremo tutti i passeggeri su tutti i treni se l’Italia non dovesse consentire ai poliziotti austriaci di iniziare i controlli già da Fortezza. La fermata a Steinach con relativi ritardi saranno inevitabili”, sempre secondo Tomac, il quale ha precisato che il nodo dei controlli di agenti austriaci su territorio italiano non è stato ancora sciolto.
L’Austria al Brennero non prevede nessun centro di accoglienza per profughi. “I richiedenti asilo saranno immediatamente portati in centri ad Innsbruck e dintorni, mentre quelli non aventi diritto saranno riconsegnati all’Italia che dovrà farsi carico della loro assistenza”, ha precisato il capo della Polizia Tomac ricordando che l’Austria ha introdotto per il 2016 un tetto di 37.500 richiedenti asilo. Al Brennero, ha detto, i migranti saranno immediatamente identificati e registrati. A questo scopo nelle prossime settimane saranno allestiti container a due piani.
L’Austria prevede inoltre quattro corsie – due per i Tir e due per le auto – per svolgere “controlli a vista” dei mezzi in transito. “Sarà introdotto un limite di velocità di 30 km/h per motivi di sicurezza”, ha spiegato. “Mezzi sospetti saranno deviati in una apposita zona di controllo, riducendo in questo modo il più possibile rallentamenti alla circolazione”. Secondo Tomac, code saranno comunque inevitabili e in quel caso scatterà la collaborazione con la Polizia stradale italiana di Vipiteno”.
A chiedere chiarimenti a Vienna è la commissione Ue: “Invece di erigere muri dovremmo costruire dei ponti, e comunque quello che sta avvenendo tra Austria e Italia deve essere spiegato e chiarito da Vienna”, ha detto il commissario per la migrazione, Dimitris Avramopoulos. “Capiamo che i paesi hanno difficoltà e subiscono pressioni – ha aggiunto – ma ciò che ci preoccupa è che si mette in discussione Schengen sulla libera circolazione dei cittadini”.
Renzi, chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole Ue. “L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”. Lo ha scritto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sua newsletter Enews.
Gentiloni: no alle decisioni unilaterali Austria. “Confidiamo che Vienna non prenderà decisioni unilaterali nei prossimi mesi. E che l’Austria continuera’ a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi”. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un’intervista al quotidiano austriaco Die Presse dopo l’annuncio del ministro dell’interno di Vienna Wolfang Sobotka di controlli ai confini con il Brennero per la fine di maggio.
Brunetta: la chiusura è un colpo gravissimo per l’economia italiana. “Sarebbe stato bello, a proposito di regole europee, che qualcuno avesse domandato a Jens Weidmann come giudica la frase di Angela Merkel, riferita da Der Spiegel e non smentita, che auspica la chiusura del Brennero da parte dell’Austria in caso di arrivo massiccio di profughi in Italia. Provo a rimediare io, e non sarebbe male che ora rispondesse. Questo blocco del confine in Tirolo sarebbe un colpo gravissimo all’economia italiana e una rottura traumatica del patto Ue. Non esistono solo regole europee per il comodo di Berlino e dei suoi satelliti”. Lo ha affermato Renato Brunetta presidente dei deputati di Forza Italia.
Inasprito il diritto d’asilo in Austria – Con soli 4 voti contrari fra i socialdemocratici e il compatto sostegno dei popolari, il parlamento austriaco ha approvato la legge che inasprisce il diritto d’asilo. Tra le misure spicca quella che prevede la dichiarazione di stato d’emergenza quando l’ordine pubblico e la difesa della sicurezza non possono essere più garantite a causa di un alto flusso di profughi. In questo caso a nessun migrante viene più permesso l’ingresso, le richieste di asilo possono essere rifiutate ai confini e i profughi rispediti in Paesi confinanti considerati sicuri