Bombe sul campo profughi. Onu: è un crimine di guerra
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Bombe sul campo profughi. Onu: è un crimine di guerra

Caccia russi o del regime siriano hanno preso di mira un campo profughi a confine con la Turchia. Il commento dell'Onu: orrore e disgusto.

Bambini in un campo profughi in Siria
Bambini in un campo profughi in Siria
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6 Maggio 2016 - 17.09


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Il raid aereo condotto ieri sera, 5 maggio 2016, su un campo di profughi siriani nella provincia settentrionale di Idlib, vicino al confine con la Turchia, secondo il segretario dell’Onu per gli Affari umanitari, Stephen O’Brien potrebbe essere un crimine di guerra. Intervistato dalla Bbc, O’Brien ha chiesto che sia aperta un’inchiesta sul raid aereo che ha colpito il campo di Kamouna.

28 vittime. Il raid è stato condotto in una zona controllata dai ribelli. Secondo quanto riferito dall’Onu ci sono 28 morti, tra cui molti bambini. I feriti sono circa 80. O’Brien, commentando il raid, condotto da caccia russi o del regime siriano, ha detto: “Sono inorridito e disgustato”. L’esercito del regime ha comunque prontamente negato ogni coinvolgimento.

I ribelli: conquistato un villaggio a sud di Aleppo. Intanto, alcuni gruppi ribelli siriani hanno preso il controllo di un villaggio strategico a sud di Aleppo: nella battaglia hanno perso la vita 73 persone. A riferirlo sono stati gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti, spiegando che lo scontro nel villaggio di Khan Touman, finora in mano al regime, risale a ieri, nonostante la tregua proclamata ad Aleppo in seguito a un’intesa tra Usa e Russia. Tra i gruppi che hanno preso il controllo di Khan Touman c’è anche il Fronte al-Nusra, legato ad al-Qaeda. Il villaggio è in una posizione strategica perché sulla strada che collega Aleppo a Damasco.

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