Reddito di base incondizionato? Forse sarà possibile in Svizzera. Il 5 giugno 2016, il popolo svizzero sarà chiamato a decidere in merito all’introduzione di questo provvedimento nel paese.
126.000 sono state le firme raccolte a favore di questa iniziativa a partire da ottobre 2013 che con questa cifra ha raggiunto e superato il quorum affinchè il governo elvetico promuovesse il referendum.
Per i promotori questa è l’occasione per “il popolo svizzero ad impegnarsi in un dibattito sul valore attuale del lavoro, sul rapporto con il denaro, sul significato di crescita, sulla società dei consumi, sul divario tra ricchezza e povertà, sulla questione della precarietà e, infine, sul principio del diritto ad una vita dignitosa indipendentemente da qualsiasi valore di mercato”.
Il referendum. Secondo alcuni punti del referendum la proposta prevede che: La Confederazione assicura l’istituzione di un reddito di base incondizionato. Il reddito di base deve consentire all’intera popolazione di condurre una vita dignitosa e di partecipare alla vita pubblica. La legge regola in particolare il finanziamento e l’importo del reddito di base. “Se approvato, per la realizzazione di un reddito di base in Svizzera ci vorranno diversi anni, ma il giorno dopo, ogni abitante del nostro Paese saprà che il suo diritto ad un reddito adeguato per una vita dignitosa è legittimo e riconosciuta” hanno detto i promotori.
Solo il 2% degli svizzeri sarebbe disposto a smettere di lavorare. Il Parlamento svizzero ha votato lo scorso ottobre una risoluzione che invitava i cittadini svizzeri a respingere l’iniziativa popolare ma0 un sondaggio pubblicato da DemoSCOPE ha rivelato che il 67% dei soggetti consultati, in particolare i giovani, pensano che un reddito di base “dovrebbe alleviare le paure esistenziali delle persone”. Il 53% ha detto che “se ricevono un reddito minimo, avrebbero più tempo per stare con la famiglia”. L’indagine rivela anche che il 54% degli svizzeri “vorrebbe continuare gli studi, il 40% si dedicherebbe alle attività di volontariato, mentre il 22% vorrebbe avviare un’impresa o diventare lavoratore autonomi”. Un terzo degli intervistati ritiene che con un reddito di base le persone smetterebbero di lavorare, ma poi solo il 2% degli intervistati ha detto che sarebbe disposto a smettere di lavorare.
Ralph Kundig, coordinatore della campagna dichiara che “l’indagine conferma in modo inequivocabile che gli svizzeri hanno una visione molto positiva della loro vita se ci fosse un reddito di base”. Per incrementare la campagna sull’iniziativa federale a favore del reddito di base è nato un nuovo sito web disponibile qui.