Il presidente Obama scende in prima linea per sostenere Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca contro il tycoon di New York, Donald Trump. “Credo in Hillary, dovrebbe essere il prossimo presidente. Non c’è e non c’è mai stato nessuno più qualificato. E’ la verità”, ha detto il presidente ai supporter della Clinton a Charlotte in North Carolina, incitandoli a urlare “Hillary, Hillary”. E dopo la decisione dell’Fbi di scagionare Hillary dall’emailgate, la poltrona della Casa Bianca sembra sempre più vicina per l’ex first lady.
Da nemici alle primarie del 2008 a colleghi, quando fu lo stesso Obama a volerla come segretario di Stato. “Sapevo che avrebbe fatto un buon lavoro”, ha affermato Obama, a differenza di Trump, che l’attuale inquilino della Casa Bianca decide subito di attaccare: “Tutti possono twittare ma nessuno sa quanto è difficile il lavoro da presidente fino a quando non si asseme l’incarico”. Hillary, ha sottolineato il presidente, ha già dimostrato di essere cpace di guidare il paese: ”Sa come costruire consenso” e, ha sottolineato, ”la presidenza non è un reality show. L’idea di costruire un muro non e’ un piano per l’immigrazione”.
E’ la stessa Hillary a introdurre il presidente Obama sul palco, sottolineando come le due amministrazioni saranno l’una il prosieguo dell’altra: “Alzeremo il salario minimo: concederemo alla classe media un aumento”, ha detto Clinton, tra gli applausi della folla. La candidata democratia poi è passata ad elogiare Obama: “Mi sento privilegiata di conoscere il presidente sotto molti punti di vista: sa senatore, da rivale” e da capo quando “ero segretario di Stato. Ma soprattutto come amico, come qualcuno che non ha mai dimenticato da dove viene. Donald se sei lì a twittare ascolta bene: Hawaii”, ha scherzato la Clinton, date le continue accuse di Trump sul certificto di nascita di Obama.
Hillary e Obama se ne sono poi andati via insieme, mano nella mano, pronti allo sprint contro Trump. Ed è proprio con una metafora sportiva che Obama lancia gli ultimi cento metri di Clinton: “Sono pronto a passare il testimone. Hillary lo prenderà”.
