Chi esulta per Boris Johnson ministro degli esteri? I curdi iracheni
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Chi esulta per Boris Johnson ministro degli esteri? I curdi iracheni

Il vice-primo ministro Qubad Talabani saluta calorosamente la nomina: complice una missione segreta a Erbil

Boris Johnson e Qubad Talabani durante la visita a Erbil
Boris Johnson e Qubad Talabani durante la visita a Erbil
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14 Luglio 2016 - 18.20


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Boris Johnson, antipatico fautore della Brexit in combutta con Farage. Eppure c’è chi ha esultato per la sua nomina a ministro degli Esteri: i funzionari curdi iracheni hanno infatti accolto con favore la sua nomina e questo perché Boris Johnson che in precedenza espresso il suo sostegno per i curdi. Beninteso: i curdi dell’Iraq, che non sono amici né del Pkk, né di quelli del Ypg di Kobane ma hanno buoni rapporti con i turchi.
E dall’Iraq iracheno è arrivao un messaggio: “Complimenti a Boris Johnson per essere diventato ministro degli esteri del Regno Unito. Non vediamo l’ora di un tuo ritorno in Kurdistan “, ha detto Qubad Talabani,  vice primo ministro del governo regionale del Kurdistan iracheno (KRG).
Il 22 gennaio 2015, Qubad Talabani ha accompagnato Boris Johnson in un tour attraverso il bazar locale e la cittadella storica di Erbil, la “capitale” curdo-irachena.
Johnson ha visitato il Kurdistan come sindaco di Londra in una missione commerciale riservata.
Il ministro degli esteri nuovo Regno Unito ha sostenuto i curdi iracheni fin dall’inizio, quando l’Isis ha lanciato l’attacco al Kurdistan nell’agosto del 2014.

Leggi anche:  Siria: i curdi denunciano il rischio che nel caos del dopo Assad possa tornare lo Stato Islamico
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