Bandiere a mezz’asta. Il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizière ha ordinato oggi che tutti gli edifici pubblici in Germania espongano le bandiere a mezz’asta. “Un segnale di partecipazione dopo l’atroce atto di violenza” di Monaco, è scritto sull’account Twitter del ministero.
La polizia ringrazia per l’accoglienza. In un tweet la polizia di Monaco ringrazia la popolazione per aver accolto nelle loro case tante persone che non sono riuscite a lasciare la città dopo il blocco dei treni in partenza.
Le parole di Obama. L’attacco di Monaco non conferma la visione cupa del mondo e dell’America propagandata da Donald Trump: cosi’ Barack Obama torna a sferzare il tycoon per il discorso tenuto alla convention repubblicana di Cleveland. ”Il terrorismo e’ una reale minaccia – ha detto intervistato dalla Cbs – ma il modo migliore per prevenirlo e’ non dividere il Paese, non soccombere alla paura, non sacrificare i nostri valori”.
Hollande: sono con il popolo tedesco. Il presidente francese Francois Hollande ha espresso “partecipazione e supporto per il popolo tedesco in questo difficile momento”, in seguito alla strage di Monaco. Lo riporta la Bbc online.
I moventi e contatti del killer di Monaco non sono noti: lo ha detto il capo della polizia Monaco, Hubertus Andrae, rivelando che mancano informazioni anche sui parenti dello sparatore che “aveva la cittadinanza tedesca e iraniana” e viveva nel capoluogo bavarese da diversi anni. Andrae non ha voluto precisare se si sia trattato di un “atto terroristico” o di “follia”: al momento si parla di “sparatoria”, ha detto sottolineando che la definizione dell’atto è legata al movente dell’omicida, tra le cui vittime sono anche “adolescenti” (ma non quindi bambini).
Il bilancio di un pomeriggio di paura è di 10 morti, di cui uno è l’attentatore, e 16 feriti nella strage perpetrata in un ristorante McDonald’s e poi in un affollato centro commerciale della periferia nord della città.
A sparare un tedesco-iraniano di 18 anni per motivi che dovranno essere chiariti: terrorismo o follia le due ipotesi. Il killer, con doppia cittadinanza tedesca e iraniana e da diversi anni residente a Monaco, che ha iniziato a sparare con una pistola poco prima delle 18 davanti al fast food. E’ stato inseguito da agenti in borghese e poi, come confermato dal capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, si è suicidato a circa un chilometro dal centro commerciale “Olympia” dove ha completato la strage.
Il diciottenne viveva con i genitori nella periferia della città a Maxvorstadt, la casa è stata perquisita intorno alle due dalla Polizia.
“A causa tua sono stato vittima di bullismo per sette anni…”: a dirlo l’autore della strage di Monaco, rivolgendosi a una persona che si trovava su un balcone di un palazzo adiacente al centro commerciale in cui è avvenuta la carneficina. La conversazione, in dialetto bavarese, è stata ripresa in un video postato sul web. Nello scambio di battute la persona sul balcone insulta più volte l’attentatore. Di fronte a questi insulti, l’attentatore, dopo aver ammesso di essere stato vittima di bullismo da piccolo, afferma: “… e adesso devo comprare una pistola per spararti”.
Nonostante prime informazioni generate da un’auto partita a forte velocità con tre persone a bordo estranee alla strage, viene escluso che il giovane tedesco-iraniano avesse complici o ci fossero altri due attentatori. Il capo della polizia ha sostenuto che al momento non vi sono elementi che indichino una matrice islamica dell’attacco o un “parallelismo” con il recente attacco a colpi di ascia e coltello sul treno a Wuerzburg, anche se una testimone ha riferito alla Cnn che il killer, prima di sparare su bambini seduti al tavolo, ha gridato Allah Akbar.
Saranno comunque indagini su contatti e parenti del giovane a dare elementi più certi, ha detto Andrae che in nottata si è limitato a parlare di “sparatoria”.
La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio in un centro commerciale pieno di gente di venerdì sera, con uffici appena chiusi, vacanze scolastiche appena iniziate ed i saldi nel loro pieno. E’ il panico. Il giovane spara più volte con una pistola uccidendo nove persone, tra cui anche adolescenti, e ferendone 16 di cui tre in maniera “grave” (sono in pericolo di vita), ha reso noto in nottata la polizia precisando che fra i feriti vi sono anche “bambini”.
La gente scappa dal centro commerciale. La metropolitana viene completamente chiusa in tutta la città e il cessato allarme arriverà solo verso l’una e 30 di notte, la stazione ferroviaria viene evacuata e sono bloccati tutti i treni in partenza e gli accessi alla città, dove l’atmosfera è spettrale, così diversa da quella normalmente allegra di un classico venerdì d’estate nella capitale della Baviera. La paura si sparge pure nelle zone centrali, dove ad alcuni clienti è impedito di uscire dai negozi. Un gruppo di americani si trova intrappolato e si raccoglie in preghiera. Ed è allarme in tutto il Paese, mentre alla cancelliera Angela Merkel arrivano messaggi di solidarietà dall’Europa e dalla Casa Bianca, che parla di “terrorismo”.