Ancora terrore in Germania. Dopo la sparatoria di Monaco e l’attacco col machete di un uomo non si ferma l’ondata di violenza. Non si tratta di una fuga di gas, come pensato inizialmente, la forte esplosione verificatasi nella città bavarese di Ansbach, vicino Norimberga. Ma è un attacco.
Il fatto. Verso le 22 di ieri sera, un ordigno è esploso di fronte a un ristorante nel centro di Ansbach, a una quarantina di chilometri da Norimberga: l’attentatore, un rifugiato siriano, ha perso la vita e 12 persone sono rimaste ferite, tre in modo grave.
Il vero obiettivo: il concerto. Si è fatto saltare in aria durante un festival musicale, il vero obiettivo dell’attentatore, provocando 12 feriti. Il concerto è stato immediatamente interrotto e i circa 2.500 spettatori sono stati allontanati dall’area. Inizialmente Bild online e Ntv avevano dato come possibile causa una fuga di gas, poi la sindaca Carda Seidel ha parlato di un ordigno. Quindi la polizia ha reso noto che l’unica vittima era l’attentatore.
In una successiva conferenza stampa, il ministro dell’Interno bavarese, Joachim Herrmann, ha precisato che l’uomo aveva cercato di entrare nell’area in cui si svolgeva il concerto ed era stato bloccato dagli addetti alla sicurezza perché non aveva il biglietto.
Sono almeno 12 le persone rimaste ferite nell’attentato. Lo ha detto il ministro dell’Interno della Baviera Joachim Herrmann, sottolineando che tre feriti sono in gravi condizioni.
La pista islamica. “E’ molto probabile, secondo la opinione personale, sfortunatamente, che questo sia stato in realtà un attacco suicida di matrice islamica”: lo ha detto sempre Herrmann.
L’attentatore di Ansbach era finito più volte nel mirino della polizia anche per reati legati alla droga. Lo riferisce l’agenzia stampa tedesca Dpa, citando informazioni del ministro Hermann e della polizia. Gli inquirenti non hanno voluto fornire ulteriori dettagli.
La polizia ha costituito una commissione speciale con oltre 30 investigatori che guiderà le indagini sull’attentato di Ansbach. Lo ha reso noto il presidio di polizia della Franconia centrale questa mattina. Le indagini sono partite dalla raccolta di elementi probanti sul luogo dell’esplosione e da una perquisizione nel luogo dove abitava il profugo siriano. La polizia ha chiesto ai cittadini presenti al concerto di inviare foto e filmati registrati durante la serata.
Chi è. L’autore dell’attentato era un rifugiato siriano di 27 anni che aveva tentato più volte il suicidio e a cui era stato rifiutato l’asilo politico in Germania un anno fa. Si é fatto esplodere vicino a un luogo all’aperto che in quel momento ospitava un concerto con 2.500 spettatori.