Sarebbe un ventenne anche il secondo assalitore alla chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvay, nei pressi di Rouen, in Normandia e, secondo quanto riportato oggi dai media francesi, anche lui sarebbe stato schedato dalle autorità francesi con la lettera ‘S’, quella utilizzata per le persone a rischio radicalizzazione. Secondo Le Point, che cita fonti vicine all’inchiesta, le sue iniziali sarebbero A.M.P, ma si attende la conferma dei test del dna.
Dunque i due attentatori hanno agito e compiuto la strage, nonostante le forze dell’ordine fossero a conoscenza della loro possibile pericolosità. Una vicenda che getta ombre sulla reale sicurezza della Francia e di tutto l’Occidente, impreparato come si è visto nelle ultime settimane a fronteggiare la minaccia dei lupi solitari dell’Isis.
Intanto i rappresentanti delle diverse religioni in Francia hanno chiesto al governo “sicurezza rafforzata” per i luoghi di culto e oggi hanno incontrato il presidente Francois Hollande. Intanto il governo francese ha escluso che ci possa essere il carcere preventivo per tutti i sospettati di legami terroristici perché l’ipotesi di una detenzione preventiva per tutti coloro che sono schedati in Francia con la lettera ‘S’ “è anticostituzionale, ma soprattutto inefficace”, ha detto il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve ai microfoni di radio Europe 1.
