Gli Usa hanno cominciato questa mattina, 1 agosto 2016, i primi bombardamenti in Libia contro l’Isis. Le operazioni, come annunciato dallo stesso premier Fayez al Serraj durante una conferenza stampa, hanno preso il via dopo la richiesta del governo di unità libico. A essere interessata ai raid aerei è la zona di Sirte che si trova ancora sotto il controllo dello Stato Islamico. «I primi raid aerei americani su specifiche posizioni di Daesh (Iisis) sono stati condotti oggi causando gravi perdite su Sirte», ha annunciato il premier Serraj in un discorso alla tv. Questo «aiuto solo aereo sarà limitato ad un asso di tempo ben determinato, nell’are di Sirte e della sua periferia e non ci saranno presenze militari Usa sul terreno», ha continuato Serraj.
Gli obiettivi dei cacciabombardieri americani sono le postazionei dell’Isis. A confermare l’operazione militare è stato anche il Pentagono, spiegando che i raid mirano a negare all’Isis «porti sicuri» nel Paese. I bombardamenti aprono ad una nuova fase, con gli Usa che hanno intenzione di giocare un ruolo decisivo nell’assistenza al fragile governo di unità nazionale libico, appoggiato dall’Onu. «Altri bombardamenti continueranno a prendere di mira l’Isis a Sirte» per consentire al governo di unità libico di «compiere un’avanzata decisiva e strategica», ha detto il portavoce del Pentagono Peter Cook.