Emailgate, diffuso l'interrogatorio di Hillary: tanti i suoi “non ricordo”
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Emailgate, diffuso l'interrogatorio di Hillary: tanti i suoi “non ricordo”

In 58 pagine una sintesi dell'interrogatorio della candidata democratica alla Casa Bianca che spesso ha risposto semplicemente di non ricordare nulla.

Hillary Clinton, diffuso il dossier dell'emailgate
Hillary Clinton, diffuso il dossier dell'emailgate
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2 Settembre 2016 - 21.35


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L’Fbi ha rilasciato oggi una sintesi di 58 pagine dell’interrogatorio, avvenuto il 2 luglio 2016, di Hillary Clinton, candidata democratica alla Casa Bianca, nell’ambito delle indagini sull’uso di un account di posta privata mentre era segretaria di Stato. Dalle pagine del rapporto balzano subito all’occhio i tanti “non ricordo” della Clinton, che ha riferito agli investigatori di non avere più memoria di tutti i briefing sulla gestione delle informazioni classificate, anche per il trauma alla testa riportato nella caduta del 2012, dopo il quale poté lavorare solo poche ore al giorno.

Clinton non era in grado di ricordare quando ha ricevuto la prima autorizzazione..Clinton non era in grado di ricordare quanto spesso ha fatto ricorso a questa autorità….Clinton non era in grado di fornire un esempio su come veniva determinato se un documento era classificato o meno…Clinton non era in grado di ricordare alcuna specifica metodologia per scegliere il target di un attacco con droni…», è stato scritto nel rapporto dell’Fbi.  

Durante l’interrogatorio, la candidata democratica ha dichiarato di non aver avuto alcun ruolo nel selezionare le email «collegate al lavoro» che sono poi state girate al Dipartimento mentre quelle personali sarebbero state cancellate. Nei giorni scorsi è inoltre emerso che gli investigatori avrebbero individuato una serie di email classificate come di lavoro che l’ex segretario di Stato non ha mai consegnato.  

 Il documento inoltre contiene il punto sull’indagine e ampie sintesi di interviste ad una dozzina di membri dello staff di Clinton, alti funzionari del Dipartimento di Stato e l’ex segretario di Stato Colin Powell. 

Clinton: bene la diffusione del dossier, dimostrano che non c’è reato. “Siamo contenti che l’Fbi ha diffuso i materiali dell’interrogatorio di Hillary Clinton, come avevamo richiesto. Mentre il suo uso di un account email privato èstato chiaramente un errore di cui si è già assunta la responsabilità, questi materiali rendono chiaro perché il Dipartimento di giustizia ha ritenuto che non ci fossero le basi per proseguire con questo caso”: così la campagna di Hillary ha commentato gli ultimi sviluppi dell’Emailgate.

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