Frasi sessiste, Trump si scusa: sarò un uomo migliore
Top

Frasi sessiste, Trump si scusa: sarò un uomo migliore

Donald Trump sulle frasi volgari contenute nel video 2005: "Non riflette" l'uomo che è oggi. Ma spunta la richiesta di uno cambio tra il miliardario e il suo vice, Pence.

Trump durante le scuse
Trump durante le scuse
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Ottobre 2016 - 12.23


ATF

The Donald, che non chiede mai scusa, questa volta si cosparge il capo di cenere. Ma fore è tardi. Donald Trump si scusa per le frasi volgari e sessiste contenute in un video diffuso dal “Washington Post” e dalla Nbc e promette di essere “un uomo migliore”. Dopo la bufera scatenata dalle parole pesantissime pronunciate nei confronti delle donne, il candidato repubblicano con un video postato sul suo account Facebook dice: “Ho sbagliato, mi scuso. La gente sa quello che non sono io”.

Trump sostiene che il contenuto del video, risalente al 2005, “non riflette” l’uomo che è oggi e che la storia costruita su quelle frasi “non è nient’altro che una distrazione dai temi importanti che affrontiamo oggi”.

Ipotesi ticket. Spunta  anche l’ipotesi di un cambio della guardia ai vertici del ticket repubblicano per la Casa Bianca tra Donald Trump e Mike Pence. ”È ora che Donald Trump si ritiri dalla corsa e che Mike Pence prenda il suo posto”, afferma l’ex governatore repubblicano dello Utah ed ex candidato presidenziale nel 2012 John Huntsman. Una posizione che secondo alcuni media Usa sarebbe condivisa da molti nel partito repubblicano, che vedono in Pence un anti-Trump: un candidato che ha tutto quello che il tycoon non ha.

Leggi anche:  Il conduttore di Fox Hegseth futuro ministro della difesa coinvolto in un caso di aggressione sessuale

Il video. Nel 2005 raggiungendo il set di «Day of Our Lives», una soap opera in cui Trump fece una breve apparizione, Trump fece anche un commento sull’attrice Arianne Zucker. “La tua donna ha un bel culo. Prendo delle mentine nel caso dovessi baciarla in scena”, disse, rivolgendosi a Billy Bush.

E ancora: “Sono attratto dalle belle donne e comincio a baciarle subito, è come un magnete. Bacio, senza aspettare. E quando sei una star puoi fare quello che vuoi. Afferrarle dalla f…(le parti intime, ndr). Puoi fare tutto”.

Pensieri e parole di cui, a undici anni di distanza, Trump è stato costretto a scusarsi pubblicamente. Senza, tra l’altro, trascurare un vero e proprio contrattacco, ricordando il passato di Bill Clinton, ex presidente e marito della sua avversaria per la Casa Bianca. “Ho detto alcune cose stupide, ma c’è una grande differenza tra le parole e le azioni di altre persone. Bill Clinton effettivamente ha maltrattato le donne e Hillary ha molestato, aggredito, umiliato e intimidito le sue vittime. Ne parleremo nei prossimi giorni”, ha commentato.

Leggi anche:  Con l'immunità Trump verso l'annullamento dellla condanna per il pornogate: l'uso politico della giustizia

Lo scrittore kennedy: come Mussolini. Lo scrittore americano Douglas Kennedy ritiene che Donald Trump sia un esempio significativo della “ascesa della destra estrema in tutto il mondo”: se sarà eletto alla presidenza, il prossimo 8 novembre, sarà il “Mussolini americano”, ha avvertito. “Donald Trump è misogino, misantropo.
Ha un ego grande quanto il Canada”, ha sottolineato il romanziere, mettendo in guardia contro la sua elezione alla Casa Bianca.

In ogni caso, secondo Kennedy, che voterà per la democratica Hillary Clinton, “Trump non ha alcuna chance” di vincere le elezioni. Ma la sua presenza nella corsa alla presidenza degli Stati uniti dimostra che “l’estrema destra sta registrando progressio ovunque”. “Ho l’impressione che nessuno si ricordi degli anni ’30”, ha proseguito in un’intervista con l’Afp, in cui ha tessuto le lodi dell’ex segretario di Stato. “Hillary Clinton è una donna super capace” di assolvere alle funzioni di presidente. “Sarà un grande presidente”, ha commentato lo scrittore, denunciando la “misoginia” di cui Hillary Clinton – a suo dire – sarebbe vittima.

Domani il dibattito co la Clinton.  Domani ci sarà il secondo dibattito tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton. Sarà il secondo scontro dopo quello dello scorso 26 settembre e si svolgerà alla Washington University di St. Louis. Sarà uno scontro di importanza vita per entrambi i candidati. Trump deve riscattarsi dopo un esordio non del tutto convincente. Clinton invece deve dare prova di sapere tenere la sua posizione ed essere in grado di continuare a crescere. Gli occhi tuttavia restano puntati soprattutto sul miliardario di New York, che il 4 ottobre grazie all’ottima performance del suo vice Mike Pence nel confronto con Tim Kaine, è riuscito a recuperare un po’ di smalto e di serietà.

Leggi anche:  Trump ripete di voler dichiarare emergenza nazionale per usare l'esercito nella deportazione degli immigrati

Quello che dovrà fare Trump domani sera è convincere gli americani di essere anche un uomo di governo, in grado di mitigare la sua tendenza a fare commenti estemporanei e attacchi senza alcun controllo. Il compito di Clinton, scrivono i media americani, sarà quello di far perdere l’equilibrio al repubblicano, mantenendo un atteggiamento pacato come nello scorso dibattito. Inoltre è importante evitare errori e così continuare a mantenere i sondaggi a suo favore.

Native

Articoli correlati