“E’ indispensabile che si ponga fine all’irragionevole momento di tensione, la cui pericolosità vivono, quotidianamente, i nostri militari. Le esibizioni di forza, il continuo saggiare le forze, sono solo l’avvio di escalation per smontare le quali occorrono poi anni di ripristino di reciproca fiducia. Va affermata con priorità, naturalmente, la regola del ristabilimento della legalità internazionale. La via del dialogo rimane centrale”. A dirlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è intervenuto alla cerimonia dei 65 anni del Nato Defence College facendo riferimento al “dibattito sulla minaccia proveniente da Est” sul quale, sottolinea, “non è mancato chi ha assimilato le frizioni dell’ultimo periodo a un ritorno alla ‘guerra fredda’. Ma – ha aggiunto il capo dello Stato – nessuno può riportare indietro la storia”.
Sui migranti, Italia lasciata sola. Servono “coerenza e responsabilità” per “affrontare le tensioni presenti nello scacchiere cui guarda il Mediterraneo, per le numerose situazioni di instabilità che si stendono su di un arco che va dall’Iraq e dalla Siria e, passando dalla Libia, giunge sino al Sahel. Terrorismo ed emergenza migratoria e umanitaria i fenomeni che ne emergono. Di queste ultime l’Italia sopporta il peso praticamente da sola per quanto riguarda la ‘rotta mediterranea’”.
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