Obama sta con Renzi: il sì al referendum può aiutare l'Italia
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Obama sta con Renzi: il sì al referendum può aiutare l'Italia

Il presidente americano in campagna elettorale per Renzi e poi afferma: "Matteo rappresenta la nuova generazione di leader internazionali"

Obama e Renzi
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18 Ottobre 2016 - 16.46


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È iniziata la visita ufficiale della delegazione italiana alla Casa Bianca. Matteo Renzi e la moglie Agnese Landini sono arrivati nella residenza del presidente degli Stati Uniti dove sono stati accolti da Barack Obama e dalla first lady Michelle all’ingresso nord. Ad attenderli nel prato sud, in una giornata quasi estiva in quel di Washington, una grande folla con bandiere italiane e americane e la banda cerimoniale che ha portato le bandiere dei due Paesi sotto l’ala sud della Casa Bianca.

Obama: il sì al referendum aiuterà l’Italia. Dopo l’incontro nello studio ovale e una calorosa stratta di mano, i due leader hanno tenuto una conferenza stampa. “Siamo d’accordo sul fatto che bisogna concentrarsi sulla crescita per la prosperità delle persone: Matteo sta facendo le riforme in Italia, a volte incontra resistenze e inerzie ma l’economia ha mostrato segni di crescita, anche se ha ancora tanta strada da fare”, ha detto Obama, sottolineando che “ci sarà un referendum per ammodernare le istituzioni italiane” che può “aiutare l’Italia verso un’economia più vibrante”. Il presidente Usa ha poi aggiunto: “Matteo rappresenta una nuova generazione di leader non solo in Italia ma in Ue e nel mondo”.

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Obama: io italiano onorario. “Good morning, buongiorno, e’ l’ultima visita e cena di Stato che faccio da presidente. Abbiamo tenuto il meglio per la fine”, ha detto Obama, accogliendo il premier italiano. “Mi considero italiano onorario”, ha detto Obama accogliendo Renzi, ricordando i suoi viaggi in Italia “da quando io e Michelle non avevamo figli”. “Amiamo il vino, il cibo, Sophia Loren”, ha spiegato. Obama ha poi aggiunto: “L’America è stata costruita grazie agli immigrati, e grande e forte grazie agli immigrati”.

L’incontro nello studio ovale. “Sono particolarmente grato per la partnership con il mio buon amico Matteo Renzi”, ha detto Obama, “guardatelo: e’ giovane, e’ bello, ha lanciato una visione di progresso che non affonda le sue radici nelle paure della gente ma nelle loro speranze. Sa che come nazioni e come individui abbiamo il potere di raggiungere grande cambiamento, in Italia sta sfidando lo status quo con coraggiose riforme. E gli piace molto twittare”. Renzi dal canto suo ha risposto esprimendo grande stima: “Historia magistra vitae, la storia e’ insegnante di vita e con te, Mister Presidente, la storia si è fatta”. Il capo del governo italiano elenca le sfide comuni di “costruire ponti e non muri, di sostenere la crescita”, di combattere il terrorismo. E cita Dante: “Fatti non foste per vivere come bruti ma per seguire virtute e conoscenza”.

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Dopo l’incontro è prevista la ‘State dinner’ che questa sera Barack Obama e la first lady Michelle offriranno con i massimi onori a Matteo Renzi e alla moglie Agnese. Una cena “scintillante”, ha scritto il Washington Post, con la quale il presidente uscente americano vuole suggellare la fiducia al premier italiano e alle sue riforme, sostenendolo come “alleato chiave” in Europa anche in vista delle imminenti elezioni americane. Un assist che Obama ha servito a Renzi in vista del referendum di dicembre con gli Usa che da sempre si sono schierati apertamente per il Sì. Con Renzi arrivano alla Casa Bianca alcune eccellenze del Made in Itay: da Benigni ad Armani, da Giusi Nicolini a Bebe Vio.

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