Nessuna deriva islamista nella scuola svizzera: il Tribunale Federale ha confermato le decisioni dell’ufficio scolastico cantonale e il Consiglio di Stato zurighesi che hanno rifiutato l’autorizzazione ad aprire un giardino d’infanzia islamico a Volketswil.
Secondo i magistrati svizzeri una scuola privata deve garantire che gli allievi non siano sottoposti ad alcun influsso pedagogico e di “visione del mondo” sostanzialmente contrari agli obiettivi della scuola pubblica.
Il progetto di “al Huda” non distingue a sufficienza tra “insegnamento profano” e religioso, aggiungeva la corte, secondo la quale sussiste dunque il “considerevole pericolo” che ai bambini vengano impartiti primariamente contenuti religiosi, per di più poco moderati vista la vicinanza di “al Huda” al Consiglio centrale islamico della Svizzera, organizzazione assai controversa per le sue posizione integraliste.
Il Tribunale Federale svizzero ha confermato su tutta la linea la decisione della giustizia zurighese.
In quello che sarebbe stato il primo giardino d’infanzia islamico in Svizzera due maestre d’asilo, ciascuna con un posto di lavoro al 60%, avrebbero dovuto occuparsi di 15-20 bambini. Sarebbero state affiancate, con un posto di lavoro al 20% ciascuna, da una insegnante di arabo e una di Corano.
La Svizzera dice no al giardino d'infanzia islamico: pericolo indottrinamento
Le autorità di Zurigo hanno vietato che in una scuola arrivassero l'insegnante di arabo e di Corano
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4 Novembre 2016 - 22.12
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