La Turchia fa la faccia feroce con l'Europa: non accettiamo lezioni sui diritti
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La Turchia fa la faccia feroce con l'Europa: non accettiamo lezioni sui diritti

Il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, reagisce alla critiche dopo la stretta autoritaria

Turchia, scontri
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4 Novembre 2016 - 18.33


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Repressori e se ne vantano. E guai a chi parla. Così arrivano le reazioni spavalde e Ankare fa la faccia feroce con la Turchia: le reazioni di molti Paesi Ue all’arresto per “terrorismo” di deputati del partito filo-curdo Hdp sono “inaccettabili”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, accusando tra l’altro diversi Paesi europei di “dare un sostegno molto forte al Pkk” curdo, considerato un’organizzazione terroristica sia dalla Turchia che dall’Ue: “Non accetteremo lezioni da loro sullo stato di diritto”.
Il leader del partito filo-curdo Hdp e deputato Selahattin Demirtas, in un messaggio dal carcere, ha da parte sua dichiarato: “siamo di fronte a un altro stadio del colpo di stato civile in corso sotto la guida del governo e del Palazzo (del presidente Recep Tayyip Erdogan, ndr). Io e i miei colleghi continueremo a resistere dovunque e sempre contro questo golpe fuorilegge.
Nel frattempo gli arresti la scorsa notte con accuse di “terrorismo” di almeno 11 deputati del partito filo-curdo Hdp, compresi i suoi leader, hanno provocato indignazione e proteste un po’ ovunque in Europa. Anche a Berna 400 curdi si sono riversati questo pomeriggio sulle strade del centro città fino alla sede dell’ambasciata turca nel quartiere di Kirchenfeld.
I manifestanti hanno scandito slogan contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e hanno sventolato bandiere inneggianti il partito Hdp. Si potevano scorgere anche vessilli raffiguranti il leader del Pkk Abdullah Ocalan e striscioni con scritte quali “Giù le mani dai politici curdi”.
La polizia ha accompagnato i dimostranti, regolando il traffico. Nei pressi della stazione e dell’ambasciata turca sono inoltre state fermate due persone per controlli.
Stando agli organizzatori, si è trattato di una manifestazione di protesta spontanea. Dal canto suo, la polizia cittadina ha dichiarato all’ats di non aver concesso alcuna autorizzazione.

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