Tutte le attenzioni sono su Mosul e sulle elezioni Usa, ma c’è una notizia di non poco rilievo nello scenario mediorientale: il gruppo navale guidato dalla portaerei russa Admiral Kuznetzov e dall’incrociatore Pietro il Grande si sta preparando a colpire entro le prossime 24 ore i miliziani anti-Assad dislocati nella provincia di Aleppo.
Lo ha detto una fonte del ministero della Difesa citata da Gazeta.ru.
Questo significa che Putin vuole rafforzare il suo ruolo militare in Siria e chissà quale sarà il dialogo (o lo scontro) con il nuovo presidente degli Stati Uniti)
Le settimane scorse la portaerei russa Admiral Kuznetsov aveva lasciato Murmansk scortata dall’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord e dal cacciatorpediniere classe Udaloy I, Severomorsk.
Il Pyotr Veliky è la più grande nave da guerra a propulsione nucleare del mondo, equipaggiata con missili antinave Granit e di difesa Fort, versione navale dell’S-300. Le unità dovevano rotta verso il Mediterraneo orientale per combattere contro lo Stato islamico e i ribelli anti-Assad.
La flottiglia della Kuznetsov è andata a ricongiungersi con altre sei navi da guerra e quattro da supporto della Marina russa attualmente operative nel Mediterraneo.
Una missione che ha suscitato malumore e sospetto da parte della Nato: così le navi da guerra britanniche hanno “pedinato” la flottiglia durante la loro attraversata della Manica e la stessa alleanza Atlantica aveva protestato con la Spagna che aveva concesso alle navi russe di potersi rifornire nel porto di Ceuta, enclave spagnola in Marocco.
La portaerei russa Kuznetzov arrivata davanti alla Siria: pronta a sparare sui ribelli
Mentre l'attenzione è su Mosul e le elezioni Usa Putin rafforza il suo intervento militare in difesa di Assad
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8 Novembre 2016 - 17.35
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