Trump annuncia il Far West: nominerò giudici pro-armi e anti-aborto
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Trump annuncia il Far West: nominerò giudici pro-armi e anti-aborto

Il miliardario parla alla Cbs e per cavalcare l'anti-politica annuncia: rinuncerò al mio stipendio

Trump annuncia il Far West: nominerò giudici pro-armi e anti-aborto
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14 Novembre 2016 - 09.25


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Un ritorno al Far West. Non proprio, ma forse un salto indietro di molti anni sì. Donald Trump – in attesa di liberalizzare ancora di più l’uso delle armi, come promesso – ha fatto sapere che alla Corte Suprema nominerà giudici che siano favorevoli alle armi e siano contrari all’aborto.
Il miliardario eletto presidente ha parlato alla Cbs e ha alternato bastone e carota. Ma la sostanza non cambia: una stretta autoritaria nell’America.
Come colpo ad effetto Donald Trump ha annunciato di rinunciare al suo stipendio da presidente. L’imprenditore miliardario ha dichiarato di volere soltanto un dollaro simbolico all’anno anziché i 400mila dollari che gli spetterebbero.
Trump ha risposto alle domande della giornalista Lesley Stahl assicurando che «nessuno deve avere paura di me» e di essere sempre aperto al compromesso.
Donald Trump, inoltre, dopo essere stato incalzato in una intervista alla Cbs. “Stop” agli attacchi contro i neri, gli ispanici, i gay. «Sono molto sorpreso di sentire questo, odio sentirlo», ha risposto il tycoon a proposito delle notizie di insulti razzisti e minacce personali contro le minoranze da parte di suoi sostenitori. «Ma penso che si tratti di un piccolo numero», ha aggiunto.
Nell’intervista Trump ha anche annunciato – come detto – che alla Corte Suprema nominerà giudici ‘pro vita’ e ‘pro secondo emendamento’ (quello sul diritto all’autodifesa con le armi). E se dovesse essere rovesciata la sentenza della Corte suprema che riconosce il diritto all’aborto, la materia tornerebbe di competenza degli stati, ha osservato.
«Protestano contro di me perché non mi conoscono, ma dico loro di non avere paura, assolutamente», ha continuato inviando un messaggio ai manifestanti che da cinque giorni consecutivi scendono in piazza contro la sua lezione.
Il presidente americano eletto ha detto che li rispetta e di non avere paura di loro, aggiungendo però che «in alcuni casi si tratta di professionisti».

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