Il dramma dei bambini vittime della guerra continua giorno dopo giorno: a un mese dall’avvio dell’offensiva militare anti-Isis per la riconquista della località irachena di Mosul, il 17 ottobre, circa 60 mila persone risultano sfollate ed il loro numero cresce ogni giorno. Lo ha affermato l’Onu oggi a Ginevra.
Quasi la metà sono bambini (minorenni), secondo i dati delle Nazioni Unite e le indagini condotte dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Il resto è in gran parte costituito da donne, ragazzine e famiglie con a capo una donna, ha precisato l’Unhcr.
Tra le priorità fondamentali delle organizzazioni umanitarie, quella di garantire che le capacità dei campi di accoglienza aumentino di pari passo con il numero di sfollati.
Circa 45.000 persone sono già ospitate nei campi e altre 47.000 sfollati possono essere accolti in campi, mentre prosegue l’allestimento di nuovi siti per poter accogliere 453.000 persone supplementari.
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