Sud America, Obama getta acqua sul fuoco Trump: non date per scontato il peggio
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Sud America, Obama getta acqua sul fuoco Trump: non date per scontato il peggio

Obama fa in America Latina quello che ha fatto in Europa: date tempo a Trump. E spunta l'ipotesi di non ritirarsi dalla politica attiva per difendere la sua eredità.

Trump e Obama
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20 Novembre 2016 - 17.16


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Il presidente degli Stati Uniti Obama, ha tentato di fare in america Latina quello che ha già fatto in Europa: tranquillizzare, gettare acqua sul fuoco, sulla vittoria di Trump. Invita alla calma e a non trarre conclusioni affrettate sul mandato del futuro presidente. 

A spiegare il ragionamento di Obama è Jeff Mason della Reuters. 

Nel tour dell’addio che ha già toccato Grecia e Germania, Obama ha tentato di calmare gli animi circa la presidenza Trump. 

“Il messaggio principale per voi … e il messaggio che ho consegnato in Europa è non pensate al peggio”  ha detto a dun gruppo di giovani nel corso di una sessione di domande e risposte in Perù, sabato.

Dare tempo a Trump, dunque e “aspettare fin quando non si sia insediato per valutare il suo operato. E per valutare se davvero sarà coerente con il volere della comunitàò internazionale. Trump ha vinto le elezioni dopo aver promesso di costruire un muro al confine degli Stati Uniti con il Messico, di strappare gli accordi commerciali e di vietare ai musulmani di entrare negli Stati Uniti. Ma “fare campagna elettorale non è  come governare” parola di presidente. 

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Nyt:Obama potrebbe non ritirarsi dalla politica attiva per difendere la sua eredità. Ma quello che forse davvero può tranquilllizare la comunità internazionale sono i retroscena pubblicati oggi da New York Times. Barack Obama sarebbe rivendendo i propri piani di ritirarsi dalla scena politica una volta lasciata la Casa Bianca. facendo intendere ad amici e sostenitori che potrebbe unirsi ad attivisti e rappresentanti democratici decisi a opporsi alla presidenza di Donald Trump. E’ quanto riporta il New York Times.
Niente critiche durante la transizione. Secondo i collaboratori della Casa Bianca, Obama si asterrà da qualsiasi critica durante il periodo di transizione, convinto della necessità di un passaggio di consegne dignitoso. E sebbene auspichi ancora di poter influenzare il suo successore, ha però chiarito che una volta lasciata la Casa Bianca non rimarrà in silenzio qualora Trump si spingesse troppo oltre nel disfare la sua eredità. Il Nyt ricorda oggi che i piani di Obama per il dopo presidenza prevedevano un impegno, con la propria biblioteca e fondazione, a favore di grandi questioni quali i rapporti tra le razze e l’impatto dei cambiamenti tecnologici sulla società: Ma questa idea “presumeva che la sua eredità presidenziale fosse protetta e alimentata da Hillary Clinton nello Studio Ovale”, ha sottolineato il quotidiano.

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In un incontro avuto questa settimana con Organizing for Action, il gruppo erede del suo movimento politico, Obama ha detto: “Mi vedrete all’inizio del prossimo anno e saremo nella posizione di poter architettare tutta una serie di grandi cose da fare”.
Uguale messaggio è emerso dai colloqui privati, in cui Obama ha detto che potrebbe non seguire completamente l’esempio del suo predecessore, George W. Bush, che non si è quasi mai pronunciato sulle sue iniziative. Uno degli amici di Obama ha confidato al Nyt che il risultato uscito dalle urne sembra averlo convinto a rimanere parte del dibattito politico: “Tutti quelli con cui ha parlato hanno avuto questa impressione”.

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